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Il Messaggero

Totti-Ilary, segnali di pace. Trattativa dopo l’udienza

Redazione

In aula gelo e nemmeno uno sguardo Sui Rolex si profila la “prova del cinturino”. Il giudice rinvia in attesa di un accordo. In serata il lungo incontro tra avvocati

In aula sguardi accigliati e qualche stoccata provocatoria tra Francesco Totti e Ilary Blasi, mentre fuori un dispiegamento eccezionale di forze dell’ordine presidiava il tribunale civile di Roma come fosse una fortezza sotto assedio. Dopo un’ora e mezzo di faccia a faccia davanti al giudice a discutere della proprietà e dell’uso di Rolex, gioielli, borse e scarpe griffate, i coniugi (in via di separazione) hanno deciso di concedere ai rispettivi difensori mandato per provare a trovare un accordo bonario. Una sorta di tregua “armata” nella “guerra del guardaroba”. Il magistrato della settima sezione Francesco Frettoni - scrive 'Il Messaggero' - ha cercato di trovare uno spiraglio conciliativo tra moglie e marito; poi ha concesso un rinvio per dare la possibilità all’ex coppia di trovare un accordo extra-giudiziale. Dopo che ha ritrovato nei giorni scorsi la sua collezione di borse e scarpe griffate, nascoste da Totti nella spa della loro villa al Torrino, ora la presentatrice di Mediaset pretende la restituzione dei suoi gioielli. Ma l’oggetto principale del contendere è la collezione di Rolex che l’ex calciatore rivuole indietro. Ilary sostiene si tratti di orologi unisex che il marito le aveva regalato e che usava lei; lui sostiene siano dauomo e ha prodotto il certificato che ne attesta la sua proprietà (specie del Rolex più prezioso, che vale da solo tra i 700 e i 900 mila euro). Se dovessero proseguire nel giudizio, oltre all’audizione di una decina di testimoni, potrebbe scattare la “prova del cinturino” per dimostrare chi li usasse abitualmente.

Uomini in divisa e agenti in borghese hanno scortato Totti e Blasi dall’ingresso di viale Giulio Cesare, dove avevano parcheggiato le rispettive auto, fino al primo piano del tribunale civile. Carabinieri, agenti della Digos e guardie giurate li hanno seguiti lungo il viale di ingresso del palazzo di giustizia. La soubrette era vestita quasi in total black, con occhiali da sole vistosi e una Chanel nera in bella mostra, di quelle che Francesco le aveva nascosto. Lui indossava un elegante completo nero, con camicia bianca. Sono saliti a piedi fino al primo piano, separatamente, senza nemmeno rivolgersi uno sguardo. I controlli sono stati serrati anche per chi lavora in tribunale."Voglio vedere il Capitano, non mi mandi via", ha protestato una delle addette alle pulizie seduta nel corridoio e poi accompagnata verso l’uscita dalle forze dell’ordine.