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Pericolo di fuga e rischio di inquinamento probatorio: potrebbe scappare o fare sparire alcune prove a suo carico. Le esigenze cautelari per l'imprenditore Luca Parnasi non si affievoliscono nemmeno in vista dell'udienza preliminare, come riporta Il Messaggero.
Il costruttore, imputato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, per il giro di tangenti e di illeciti finanziamenti elargiti a politici e funzionari del Campidoglio per la realizzazione del Nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, non potrà allontanarsi dalla Capitale e dovrà continuare a presentarsi alla polizia giudiziaria con cadenza settimanale. Il gip Costantino De Robbio ha respinto l'istanza con cui i difensori di Parnasi hanno chiesto la revoca delle misure cautelari.
Nel frattempo, due giorni fa, si è aperto il processo a carico dell'ex superconsulente della sindaca Virginia Raggi, l'avvocato genovese Luca Lanzalone, ingaggiato senza contratto ufficiale, ma incaricato di seguire i dossier più delicati, in particolare quello su Tor di Valle. Ribattezzato il sindaco ombra, è una delle figure chiave dell'inchiesta.
Per i magistrati, Lanzalone avrebbe agevolato Parnasi e in cambio si sarebbe aggiudicato una serie di consulenze. La procura gli contesta anche di avere fatto ottenere a Serini la nomina come commissario straordinario dell'Ipa, intercedendo direttamente con la sindaca, e di avere ottenuto in cambio almeno due incarichi.
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