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Doveva essere la notte di Dzeko e Zaniolo da un lato e di Lukaku e Martinez dall’altro. Venerdì la vetrina, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, l’ha rubata invece Mirante, 36 anni, reduce da una flebite al ginocchio.
Due le parate decisive: la prima in avvio su Lukaku, l’altra nella ripresa a mano aperta su Vecino. L’uomo giusto al posto giusto che la scorsa estate poteva salutare Trigoria.
La Roma, infatti, aveva deciso di promuovere Fuzato come secondo dietro Pau Lopez, a tal punto che Petrachi aveva fatto cadere l’offerta del Gil Vicente per il brasiliano. Poi qualcosa è cambiato dopo il rinnovo di Dzeko - sia nelle dinamiche di mercato che di spogliatoio - ed eccolo lì nuovamente a difendere i pali giallorossi.
Anche nella passata stagione Mirante s’era adeguato a fare il secondo a Olsen. Ma con Robin mai diventato Batman, Ranieri lo aveva ripescato nel finale di campionato, ricevendo in cambio le solite garanzie. Che sono confermate dai numeri: quella a San Siro è stata la presenza numero 15 con la Roma: 10 gol subiti ma ben 7 partite concluse con la porta inviolata e soltanto in due casi ha subito più di una rete (in Europa col Plzen e contro la Fiorentina). Secondo sì, ma solo per caso.
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