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ROME, ITALY - APRIL 20: Lorenzo Pellegrini of AS Roma celebrates after scoring the team's fourth goal during the UEFA Europa League Quarterfinal Second Leg match between AS Roma and Feyenoord at Stadio Olimpico on April 20, 2023 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Il rigore fallito a Rotterdam lo ha atterrato, la carezza di Francesco Totti gli ha restituito morale, serenità e - come ha dichiarato lui stesso - "leggerezza". E poi, quello striscione dedicatogli dalla Sud in quel momento delicato, lo ha riportato al centro della Roma: Pellegrini tifoso tra i tifosi: "Nel bene o nel male... il capitano rimane tale". Che poi a insultare Lorenzo, specie dopo il rigore di Rotterdam, è sempre una minoranza, che fa rumore e spesso, anche male, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Lui è rimasto imperturbabile, lo ha aiutato il carattere, sempre poco incline al sorriso e spesso troppo ombroso, ma in realtà ha sofferto, pur avendo saputo reagire. Pellegrini è un giovane vecchio di ventisei anni (ventisette a giugno) che sta per conoscere la paternità per la terza volta e che nella Roma va avanti a forza di gomitate, ritagliandosi giorno dopo giorno uno spazio tra i grandi capitani, appunto, con la benedizione di Totti. Oggi sta a lui, contro il Milan, caricarsi sulle spalle la squadra, acciaccata nei suoi uomini più rappresentativi. Non c'è Smalling, Dybala è mezzo e mezzo, Wijnaldum ha svolto solo un allenamento differenziato. E la stagione non aspetta: oggi il Milan, poi Monza e Inter, in mezzo il Leverkusen. E Pellegrini ricomincia da tre, dai quei gol di fila su azione (contro Udinese, Feyenoord e Atalanta) messi a segno proprio dopo l'errore dal dischetto contro il Feyenoord. E questa è già la sua migliore striscia di gare in gol da quando veste la maglia giallorossa.
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