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«De Santis fu sopraffatto» In aula la verità del Racis

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Nel corso dell’udienza verranno ascoltati gli autori del documento che procederanno ad illustrare e spiegare, punto per punto, le proprie conclusioni.

Oggi sarà una giornata campale nell'indagine sugli scontri del 3 maggio scorso, giorno della finale di coppa Italia, in cui è stato ferito a morte il tifoso napoletano Ciro Esposito. Alle 16.30, infatti, si terrà l'incidente probatorio, alla presenza del gip Giacomo Ebner, in cui verrà esposta e discussa la maxi perizia del Racis.

Un lavoro lungo oltre 600 pagine in cui sarebbe contenuta l'intera ricostruzione, operata dagli investigatori, sulle varie fasi degli scontri di via Tor di Quinto e che sarebbe in contrasto con quanto raccontato, nelle prime fasi delle indagini, dalle persone sentite.

Nel corso dell’udienza verranno ascoltati gli autori del documento che procederanno ad illustrare e spiegare, punto per punto, le proprie conclusioni. Successivamente i Pm Eugenio Albamonte e Antonino De Maio rivolgeranno le proprie domande agli investigatori e, in ultimo, lo faranno anche gli avvocati delle parti coinvolte. Uno dei punti caldi della discussione sarà quello inerente le coltellate all'addome ricevute da De Santis, confermate dalla cartella clinica dell'ospedale Belcolle di Viterbo, che hanno portato gli investigatori a scrivere nella perizia che l'ex ultras romanista sarebbe stato «sopraffatto dagli aggressori » e successivamente «avrebbe esploso i 4 colpi all'indirizzo dei tifosi napoletani». Nel frattempo è previsto per i prossimi giorni l'interrogatorio di Daniele De Santis, il tifoso romanista accusato di omicidio volontario. L'audizione verrà effettuata presso l'ospedale in cui l'ex ultras giallorosso è tutt'ora ricoverato per le gravi lesioni subite che potrebbero costargli l'amputazione della gamba.

A “Gastone”, già sentito nell'immediatezza degli eventi quando disse di non ricordare nulla perché sotto shock, gli inquirenti chiederanno infatti la dinamica della sparatoria e, soprattutto, lumi sull’incerta provenienza della sua calibro 7.65 con matricola abrasa.