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La Repubblica

Tutti i treni per l’Europa: il futuro inizia domani

Redazione
Dopo la sosta per le nazionali, torna il campionato. Undici squadre in corsa per un posto nelle tre Coppe

Comincia domani con cinque partite la giornata di Serie A numero 30, che si esaurirà a Pasquetta con le altre cinque gare. È l'ultimo tratto del torneo, una volata lunga nove turni — quasi un quarto dell'intero percorso — con lo scudetto dell'Inter che non è più un se, ma un quando, scrive Paolo Condò su La Repubblica. La classifica finale definirà le partecipanti alle prossime coppe, un traguardo amministrativo che per il suo peso è anche sportivo: siamo in un anno di riforme, tra queste la concreta possibilità che in Champions ci sia un posto in più, e dunque anche arrivare quinti vale.  A Roma la conferma di De Rossi con un contratto pluriennale è un atto dovuto non più appeso al raggiungimento di un traguardo, che sia il posto Champions (se saranno 5 la Roma è quasi dentro, se saranno 4 lotterà fino alla fine) o l'Europa League. Il modo in cui De Rossi ha rivoltato la squadra è sbalorditivo, considerato chi c'era prima (non a caso molto parco di parole malgrado un esonero bruciante), e mischia in modo fin qui perfetto lo studio tattico al calore dell'appartenenza: quel che era in campo Daniele è adesso in panchina, facile sintesi. Il che significa che c'è ancora molto da conquistare — la chiave sarà la serie Bologna-Napoli-Juve-Atalanta — ma non il futuro. Quello è scritto. 


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