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Il cammino che porta alla costruzione del nuovo stadio della Roma continua ad essere pieno di ostacoli. L'ultima novità, come evidenzia Gianluca Scarpa su La Repubblica, è quella che il pm Mario Dovinola ha notificato la richiesta di rinvio a giudizio agli amministratori di Ippodromo Tor di Valle srl, che prima gestiva lo storico ippodromo romano, e di Sais spa, proprietaria del terreno.
È questo un procedimento giudiziario che comunque non pregiudica la realizzazione dello stadio per il club giallorosso.
Gli indagati sono gli imprenditori Gaetano e Umberto Papalia rispettivamente presidente e componente del cda della Ippodromo Tor di Valle, costituita nel 2008 per la gestione del galoppatoio e fallita nel giugno 2013 nonché soci e detentori del capitale della Sais fallita nel 2014; Umberto Ciccozzi, liquidatore della Ippodromo Tor di Valle, e Michele Saggese, ex amministratore unico della Sais. Bancarotta per distrazione e omesso pagamento dell’Iva i reati contestati a seconda delle singole posizioni.
I quattro, per l’accusa, avrebbero messo in atto una «manovra artificiosa» per far rientrare il terreno di Tor di Valle in possesso di Sais «libero da gravami» e pronto per essere venduto al costruttore Luca Parnasi, che lì dovrebbe costruire lo stadio della Roma.
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