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Garcia, la resa dei conti: “Sono molto deluso, dobbiamo dirci la verità”

Redazione

Dopo lo 0 a 0 con il Chievo, l'amarezza dell'allenatore: "Inquietante". De Sanctis: "Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità". Nainggolan: "Non volevo far male a Mattiello, lo chiamerò"

Oggi, alla ripresa degli allenamenti, Garcia scoprirà le carte, segnando una linea ideale per mettere alle strette chi ha qualcosa che non va nei suoi confronti. Il disastroso 0-0 di Verona ha gettato il tecnico in un profondo stato di sconforto, che va al di là di una semplice arrabbiatura con la squadra. "È un pareggio inquietante, brutto, che non somiglia per niente agli altri pareggi che abbiamo fatto. Sono molto deluso, non mi aspettavo una gara del genere. Arriviamo da tre gare in cui avevamo fatto bene, e domani (oggi ndr) parleremo con i giocatori e dovremo dirci la verità. Spero che i ragazzi mi dicano che era troppo brutto per essere vero, non abbiamo alcun alibi, non abbiamo fatto abbastanza per vincere la partita". E ancora. "Non ho riconosciuto la mia squadra per niente, avevamo preparato la sfida e non ho visto niente in campo. Il terreno era secco e non aiutava il possesso di palla, ma questo non c'entra: è una delle poche volte che non riconosco la mia squadra, ora mi aspetto una reazione forte perché le partite arrivano velocemente".

Giovedì c'è la trasferta di Firenze, andata degli ottavi d'Europa League e i presupposti fanno tremare i tifosi. "Bisogna prendersi le responsabilità - esce allo scoperto De Sanctis, analizzando la crisi romanista - l'allenatore lo fa, la società anche e quindi anche i giocatori non possono sottrarsi. È da tanto che ci confrontiamo quotidianamente, cerchiamo di darci input, di torturarci, ma evidentemente non ci riusciamo: a prescindere dal valore dell'avversario, non riusciamo a fare la prestazione. Analizzeremo tutto insieme. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, lo dobbiamo fare per rispetto dei tifosi".

È dispiaciuto per il dramma che sta vivendo Mattiello, Nainggolan. "Era un contrasto di gioco senza cattiveria, gli faccio un in bocca al lupo. Mi sono fatto dare il suo numero, mi dispiace davvero tanto perché è un ragazzo giovane". Sul momento della Roma, poi, anche il centrocampista fa presagire una dura resa dei conti. "Dobbiamo dare di più, aiutarci maggiormente, il secondo posto dipende solamente da noi". E questo, in effetti, sembra essere il problema.