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Da vent'anni, non c'è stagione in cui José Mourinho non abbia giocato una finale. O quasi. Solo nel biennio 2018-19 è rimasto senza, quello dell’esonero dallo United e dello sbarco al Tottenham, anni dimezzati, incompleti, scrive Matteo Pinci su La Repubblica. Per non ridurre drasticamente le possibilità di continuare in questo percorso virtuoso - ma sarebbe meglio dire mostruoso - il guru portoghese ha avuto però bisogno di un marziano. Per far fuori il Genoa, terzo in Serie Ba 6 punti dal Frosinone primo, e continuare il cammino in Coppa Italia, Mourinho ha dovuto chiedere una mano a Paulo Dybala. Un gol d'oro, come la medaglia Mondiale che l’argentino ha affidato (non è una donazione, diciamo che l'ha lasciata in custodia) all'archivio storico della Roma.
Che ci sia una Roma con Paulo e una senza lo avevano dimostrato algebricamente i primi mesi di campionato. Quando può contare sulla sua Joya la squadra va al doppio della velocità: più di due punti a partita se c’è, poco più di uno senza di lui.
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