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Insulti contro ebrei e omosessuali. Tavecchio: “Non ricordo, è un ricatto”

Redazione

In una registrazione audio le risposte del presidente della Federcalcio al sito Soccerlife. La sede della LND? Comprata da «un ebreaccio». «Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada». E poi sugli omosessuali: «Teneteli lontano...

La sede della Lega Nazionale Dilettanti? Comprata da quell’«ebreaccio» di Anticoli. «Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada». E poi: «Tenete lontano da me gli omosessuali». Parole shock, pronunciate da Carlo Tavecchio, presidente della Figc, in un colloquio con il quotidiano online Soccerlife di cui "Il Corriere della Sera" è venuto in possesso. Lui si difende: «Sono evidentemente vittima di un ricatto, non ricordo le parole usate in quella conversazione, che potrebbe essere manipolata».

Ennesima gaffe, o meglio, insulto da parte del numero uno di via Allegri. Come non ricordare quella misogina sulle «donne handicappate nel calcio» e quella razzista su «Optì Pobà e i neri mangiatori di banane». Eppure Tavecchio non ha imparato dai propri errori.

L'obiettivo numero uno è Cesare Articoli, il «famoso immobiliarista romano», come lo definì proprio Tavecchio tempo fa all’Ansa, che vendette nel 2008 un piano del palazzo di piazzale Flaminio 9, a Roma, alla Lnd. Il presidente della Figc usa nei suoi confronti parole forti («ebreaccio»), si giustifica («non ho niente contro gli ebrei») e poi, sollecitato dall’interlocutore, conclude, citando a sproposito lo scrittore Umberto Eco (che nei suoi scritti intendeva esattamente il contrario) che gli ebrei, si sa, «è meglio tenerli a bada». Poco dopo, durante lo stesso colloquio, il successore di Giancarlo Abete sulla poltrona più importante della Figc, parlando di un ex dirigente della Federazione, si lascia andare così: «Ma è vero che è omosessuale? Io non ho nulla contro, però teneteli lontani da me. Io sono normalissimo». L'audio è consultabile qui.

Il "Corriere" ha poi interpellato Tavecchio sulle affermazioni dell'audio: «Sono vittima di un ricatto. Ho incontrato una persona che conosco da tempo, alla quale non ho concesso, come invece chiedeva, finanziamenti per la sua attività editoriale e la possibilità di utilizzare la Federazione come veicolo per ottenere contributi europei. Ho ottimi rapporti con la Comunità ebraica, non solo di natura sportiva, e ho sostenuto la posizione di Israele nell’ultimo Congresso della Fifa. Ogni tentativo di screditarmi e calunniarmi attraverso metodi illeciti, che rispondono a metodologie oggi purtroppo assai diffuse, sarà perseguito nelle sedi opportune».