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Corriere della Sera

Furia Mou: “Gara dominata, l’arbitro non all’altezza”

Redazione

A fine gara il tecnico ha radunato in gruppo i suoi giocatori e poi li ha portati sotto la curva Sud per ringraziare i tifosi

Ha radunato tutti i calciatori a centrocampo, José Mourinho, in cerchio come si fa di solito prima di una partita: era però la fine di un derby, il primo sulla panchina della Roma, perso 3-2 tra molte polemiche per alcune decisioni dell’arbitro Guida, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera. Li ha catechizzati tutti (“Quello che ho detto ai ragazzi rimane tra di noi, ho voluto parlare subito come se fossimo dentro lo spogliatoio") e poi li ha portati sotto la curva Sud per ringraziare i tifosi, che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Anche nella sconfitta è stata una Roma ad immagine del suo allenatore, il cui nome è stato cambiato in Muorinho (errore o goliardia da derby?) sul tabellone dell’Olimpico al momento dell’annuncio delle formazioni. È un Mou furioso per la direzione arbitrale. “Meritavamo un risultato diverso – le sue parole – l’arbitro è stato decisivo. Il calcio italiano è migliorato tanto, la qualità del gioco offensivo, la voglia di vincere sono migliorati, e se anche voi (i giornalisti, n.d.r.) preferite parlare di calcio e non di arbitri vuol dire che il calcio in Italia è davvero cambiato. Purtroppo l’arbitro e il Var non hanno avuto la dimensione di una partita di questo livello“. Sugli episodi lo Special One non ha dubbi. “Sul loro secondo gol l’arbitro ha sbagliato in campo, il Var forse era a Coverciano, questo è troppo. Il secondo giallo non dato a Lucas Leiva è grave, perché giocare undici contro dieci sarebbe stato un grande vantaggio. Poi ci sono state due o tre situazioni molto simili a quelle di Pellegrini con l’Udinese, solo che per Lorenzo è stato rosso e stavolta niente”. Di positivo c’è la prestazione della squadra. “Per orgoglio, qualità di gioco e spirito di squadra siamo stati la squadra più brava: quando concedi tre gol evidentemente hai sbagliato qualcosa, ma il secondo e il terzo sono due gol in contropiede, il secondo era su una situazione in cui la squadra aspettava il rigore. Però abbiamo dominato, li abbiamo messi in difficoltà, loro hanno gestito gli ultimi minuti perché l’arbitro gli ha consentito di farlo“.