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Calcio, Petrucci ai presidenti: “Meno arroganza e più fatti in lega”

Redazione

  ”Cosa chiedo al mondo del calcio per il 2013? Vorrei che i presidenti fossero piu’ sereni.

  ''Cosa chiedo al mondo del calcio per il 2013? Vorrei che i presidenti fossero piu' sereni. Sono in grandi rapporti con tanti di loro, ma in privato ti dicono che sei bravo e di andare avanti, poi leggi le loro interviste sui giornali e fanno i fenomeni...''. E' il messaggio di fine anno di Gianni Petrucci, presidente del Coni, al mondo del pallone italiano. ''Vorrei un po' piu' di moderazione, il calcio invece e' sempre esasperato'', fa notare Petrucci ai microfoni di Sky. ''Non amo l'arroganza di presidenti che dicono: 'la federazione deve fare questo'. Lo facciano loro in Lega, la federazione lavora con serieta''', sottolinea il n.1 dello sport italiano.

''Quello del calcio e' un mondo affascinante e bellissimo, possiamo rovinarlo solo noi. E' vero, i soldi sono dei presidenti, ma siano un po' umili''. Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha indicato nella questione stadi la priorita' per il prossimo anno. ''Io condivido, ma se la legge non c'e' gli stadi si possono fare lo stesso, non e' vietato'', osserva Petrucci. ''E' vero, la legge sugli stadi non costava nulla e Abete ha fatto bene a ricordarlo. Ma non deve essere una scusa per il calcio perche' la Juve l'ha fatto. Questa legge serve come tante altre, come quella sul professionismo sportivo che riguarda anche il basket e quella sulla tutela dei marchi''.

Il n.1 del Coni manda anche un messaggio al mondo della politica: ''Dispiace che in tutti i programmi elettorali che vedo non c'e' nemmeno una parola di sport e questo mi rattrista, perche' poi al mondo dello sport si chiede...Godiamo di quell'autonomia che lo Stato e tutti i governi ci hanno riconosciuto ma rattrista il fatto che non ci sia il minimo di attenzione in nessun programma politico per lo sport''. Restando al calcio, fra le menzioni speciali di Petrucci c'e' spazio anche per Guglielmo Stendardo, il difensore dell'Atalanta al centro di una polemica per aver saltato la trasferta di coppa Italia a Roma per svolgere l'esame di avvocato senza il permesso della societa'. ''Magari ce ne fossero nello sport di esempi cosi', anzi suggerisco alle federazioni di mettere dei premi da assegnare agli atleti che si laureano. Comunque Percassi e' stato bravo e la questione si e' risolta'', dice elogiando anche il presidente del club bergamasco che non ha preso provvedimenti disciplinari.