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La Gazzetta dello Sport

Primavera, De Rossi saluta dopo 19 anni. Tocca a Guidi

Redazione

Alberto diventa il responsabile sviluppo degli allenatori. Al suo posto c’è in arrivo l’ex tecnico del Teramo

Sostituire un allenatore che è stato in panchina 19 anni, ha messo piede a Trigoria per la prima volta nel 1993, ha vinto 4 scudetti (uno con i Giovanissimi) e si è sempre distinto, nelle oltre 700 partite in giallorosso, per classe ed eleganza, non è e non sarà facile, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

Basti pensare a tutte le volte che Alberto De Rossi si è piegato alle esigenze della prima squadra o a tutte le volte in cui ha detto: "No, non faccio il traghettatore", perché in quella prima squadra c’era Daniele, suo figlio. "E ogni padre mette davanti il bene del suo ragazzo al proprio. Anche perché io sto bene dove sto".

Alberto De Rossi, in panchina, forse ci sarebbe stato bene ancora un altro po’, ma capisce e comprende le scelte del club. Lui, il suo, l’ha fatto. Da quando ha allenato la Primavera solo per un anno - 2006-2007 - non ha regalato giovani alla prima squadra: ha iniziato nel 2003 con Ajide, Cerci, Corvia, De Martino, Galasso, Wahab, Zotti, ha chiuso una settimana fa con Pellegrini che alzava, da capitano, la Conference.

Adesso lo aspetta un ruolo dirigenziale prestigioso e un progetto importante: rendere Trigoria una sorta di Coverciano giallorossa, con allenatori formati in casa e coordinati da lui. Nel dettaglio, De Rossi da ieri è ufficialmente Responsabile sviluppo e formazione allenatori squadre nazionali. Il suo contratto scade tra due anni, come quelli di Vergine e Pinto. Risponderà direttamente proprio a Vergine, responsabile del vivaio, e chissà che con questo nuovo metodo, sulla base anche di quanto fanno molti club in Europa, la Roma non costruisca in casa l’allenatore del futuro. "Sono felice di poter proseguire il mio rapporto con il club, che considero unico e viscerale - le parole di De Rossi -. Ho provato subito empatia rispetto al progetto che mi è stato prospettato, sono impaziente di poter mettere la mia esperienza a disposizione degli allenatori delle squadre nazionali del settore giovanile della Roma".

In pole per sostituire c’è Federico Guidi, ex Fiorentina, ora al Teramo: lo attende una sfida dura perché 19 anni non si cancellano subito. Ma la Roma sta creando una struttura per supportarlo al meglio.