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Si procede spediti verso le firme. Anche se, probabilmente, ci vorrà un po’ di tempo in più. Già, perché anche ieri i legali del gruppo Friedkin e gli advisor del magnate texano (JP Morgan) e dell’attuale presidente giallorosso James Pallotta (Goldman Sachs) hanno continuato a confrontarsi per cercare di trovare l’accordo un po’ su tutto, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". La voglia di entrambe le parti è di arrivare alla firma del contratto preliminare (signing ) entro il 15 febbraio, per poi effettuare il passaggio di proprietà (il closing) entro fine marzo, al massimo i primi giorni del mese di aprile.
Insomma, si cammina spediti, ma per aspettare il giorno in cui Dan Friedkin possa definirsi a tutti gli effetti "il nuovo presidente della Roma" bisogna aspettare ancora un po’. Tanto che lo stesso termine del 26 gennaio (domenica prossima) indicato nel contratto di esclusiva firmato a fine dicembre probabilmente verrà prorogato di un po’. Il prezzo finale sarà quello che oscilla tra 750 e 700 milioni di euro, al lordo dei debiti (270) e del prossimo aumento di capitale (150), a guidare il club sarà invece Ryan, il figlio di Dan, il rampollo di famiglia che si trasferirà direttamente nella Capitale.
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