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Nikola Vlasic ha proiettato il suo Cska Mosca in testa al girone di Champions, con gol e assist col Viktoria e con la rete decisiva col Real Madrid. Eppure non è una punta, ma un centrocampista offensivo. Questa la sua intervista rilasciata al quotidiano "La Gazzetta dello Sport".
E ora la sfida con la Roma.
"Dzeko per me è stato un modello, giochiamo in ruoli diversi, ma lui è bravo non solo a segnare, ma a fornire assist, a muoversi, a vedere il gioco. È il migliore dei giallorossi ma lo devo battere".
E degli altri che pensa?
"Sono due gare decisive per qualificarsi agli ottavi. La Roma però era più forte l’anno scorso, e si è visto, è arrivata in semifinale. Ora ha più giovani, che come me devono fare esperienza; l’ho vista col Real, ha perso 3-0 ma ha avuto le sue chance, è un bel team. Spiace che il mio amico Ante Coric non stia giocando perché è un talento".
Che ne pensa del calcio italiano?
"È dura capirlo ed emergervi. Ho parlato con Rog del Napoli, Balic dell’Udinese mio compagno a Spalato, Coric, Halilovic del Milan: hanno poco spazio perché devono imparare la tattica, non puoi andare in Italia e pretendere di giocare subito. Perciò credo che almeno fino a 25-26 anni non potrei accettare offerte dalla Serie A, voglio prima crescere e completarmi".
(I. Iandiori)
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