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ROME, ITALY - MARCH 05: Remo Freuler of Atalanta tackles with Henrikh Mkhitaryan of Roma during the Serie A match between AS Roma and Atalanta BC at Stadio Olimpico on March 05, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Quando c’è bisogno di dare una mano, in campo come nello spogliatoio, Henrikh Mkhitaryan non si tira mai indietro, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport. Lo sanno bene i compagni di nazionale, tutti molto tristi all’idea che Micki abbia salutato per sempre l’Armenia. E lo sanno bene quelli della Roma, che quando il pallone scotta passano sempre da lui. E lo sa bene anche Mourinho, che gli ha cambiato ruolo arretrandolo e mettendolo nel cuore del gioco. A Udine Mkhitaryan non c’era per squalifica e Mou ieri, a suo modo, ne ha sottolineato l’importanza: “Non voglio dire che la sua assenza è stata la ragione per cui non abbiamo vinto, ma è un giocatore importante". Non c’è nessuno tra i centrocampisti con la classe e la visione di gioco dell’armeno e per questo il tecnico portoghese ne ha bisogno proprio dove manca il regista puro. Proprio per questa sua enorme disponibilità -tattica e non solo- a breve la Roma gli proporrà il rinnovo di contratto. Se fosse stato per Pinto avrebbe già firmato un biennale un anno fa, ma è stato Micki a volere solo un annuale. Il suo agente, Mino Raiola, aveva trovato l’accordo per due stagioni, il giocatore ha deciso di firmale solo fino al 2022 per ragioni economiche e di prospettive. I rapporti con Mourinho in passato non erano stati sempre idilliaci, ma oggi è un giocatore imprescindibile della Roma. Anche per questo il parere di Mou sarà importantissimo nella questione rinnovo. La sensazione è che andrà via da Roma solo se sarà lui a volerlo. Per adesso i discorsi sul contratto sono fermi e non c’è fretta, Micki è in una posizione di attesa, come la Roma, e sta cercando di capire come finire la stagione.
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