rassegna stampa

Zeman ribalta la Roma

Redazione

(Corriere dello Sport – R.Boccardelli – A.Ghiacci) – Zeman è pronto a schierare una nuova squadra contro l’Atalanta per recuperare dopo la batosta di Torino.

(Corriere dello Sport - R.Boccardelli - A.Ghiacci) - Zeman è pronto a schierare una nuova squadra contro l'Atalanta per recuperare dopo la batosta di Torino. E' arrivato il momento delle scelte per il tecnico boemo, in tutti i reparti. Innanzitutto in difesa: in settimana il mister ha provato più volte Marquinhos al fianco di Castan e dunque al posto diBurdisso, dunque potrebbe essere proprio il diciottenne la prima novità di domani. Dopo la prestazione di Torino Burdisso non ha convinto il tecnico. Al posto di Taddei, dopo due infelici prestazioni potrebbe ritornare Piris, criticato per le recenti partite ma pieno di grinta e corsa per inserirsi bene negli schemi del boemo. Castan e Balzarettidovrebbero essere confermati sulle fasce. (...)

A centrocampo tornerà De Rossi centrale: senza Pjanic, la scelta ricade suBradley che ha recuperato, mentre Tachtsidis dovrebbe rimanere in panchina. Al fianco di capitan futuro ci sarà inoltre di nuovo Florenzi. In attacco si ripensa al tridente pesante: il boemo ieri ha provato Lamela a destra, Osvaldo al centro eDestro a sinistra, dunque non è escluso che Totti resti in panchina, ma non va dimenticata l'opzione Nico Lopez. Anche in porta si rischiano novità: forse non sarà domani, ma Zeman avrebbe in mente di lanciare il portiere da lui tanto voluto,Goigoechea, un giocatore in crescita che potrebbe rubare il posto a Stekelenburg. Dopo le ultime prestazioni il portiere olandese dovrà riguadagnarsi la fiducia dei tifosi. (...)

Marquinhos per Burdisso e il ritorno di Piris a destra. La novità più clamorosa riguarda il cuore del settore dove Zeman in settimana ha più volte provato Marquinhos al fianco di Castan e dunque al posto di Burdisso. Il giovanissimo brasiliano è stato chiamato in causa fin qui due volte, a partita inoltrata e sempre nel ruolo di esterno destro. Giocherebbe per la prima volta dall’inizio e nel suo ruolo naturale, vale a dire centrale. Burdisso non ha convinto Zeman nell’inguardabile prestazione dello Juventus Stadium. Soprattutto per come non ha saputo guidare la linea difensiva, troppo spesso colta impreparata dagli attaccanti juventini e soprattutto dagli inserimenti dei centrocampisti. Marquinhos, 18 anni, ha dimostrato velocità e carattere. (...)

Finalmente si rivede Bradley E De Rossi torna in mezzo. L’infortunio di Pjanic facilita le scelte di Zeman che, recuperato Bradley, deve solo decidere chi far giocare al centro del reparto. E non c’è dubbio che la scelta cadrà su Daniele De Rossi, chiamato a dare un segnale forte nel ruolo che predilige. Il Tachtsidis delle ultime due partite, apparso lento e impreciso, può tranquillamente riaccomodarsi in panchina. Con Florenzi e Bradley ai fianchi di De Rossi, il centrocampo dovrebbe essere in grado, anche a livello muscolare oltre che tecnico, di supportare l’attacco ma anche di proteggere una difesa apparsa pericolosamente vulnerabile in questo avvio di campionato. Se è vero che il centrocampo è il fulcro del gioco, è sicuro che stavolta Zeman si aspetta molto soprattutto da De Rossi, finito nel mirino della critica anche per le sue dichiarazioni del dopo-partita contro la Juventus. Il ragazzo di Ostia preferisce giocare da centrale e, con il ritorno in panchina di Tachtsidis, Daniele sarà così di nuovo al centro della manovra giallorossa. (...).

Tridente pesante Totti ispiratore Ma c’è anche l’ipotesi Lamela. E’ sempre il reparto in cui Zeman può fare e pensare più scelte. In campo dovrebbe andare il tridente pesante, già sperimentato per un’ora di Inter-Roma e poi accantonato con il ritorno di Lamela sulla fascia destra. Il problema, se è tale, è quello di far convivere due centravanti di ruolo (Destro e Osvaldo) in uno schema che prevede una punta centrale e due attaccanti larghi. Considerando che anche Totti a sinistra è un adattato, nel senso che svolge il lavoro sfruttando più le caratteristiche personali che l’idea di Zeman, è evidente che il reparto, pur formato da tre giocatori di grosso calibro, ha problemi di assemblamento e di distribuzione di spazi e mansioni. Fermo restando che pochi possono vantare tre nomi così in attacco e che il lavoro di Totti in questo schema porta spesso la Roma a giocare un 4-3-1-2, con il capitano che da sinistra va a fare il trequartista e gli altri due attaccanti che incrociano attaccando la profondità. Ma non ditelo a Zeman... (...)