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La data del rientro in campo di Kevin Strootman ancora non è stata fissata. Non può esserci, semplicemente perché manca ancora un po’ di tempo. E perché dopo un intervento al ginocchio esistono momenti di miglioramento e altrettanti passi indietro che invitano a una maggiore prudenza.
Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, Strootman ha scelto, come era suo diritto, seguire la prima fase della riabilitazione ad Amsterdam, a contatto con lo staff dei medici che lo avevano seguito sin dall’infortunio di Napoli, datato 9 marzo. La Roma non ha potuto far altro che assecondare le mosse del giocatore - sulla salute è sempre il paziente a decidere - affidando al dottor Colautti il compito di partire per l’Olanda per verificarne i progressi e le eventuali complicazioni di tanto in tanto. Brutalmente: se Strootman avesse deciso di operarsi in Italia, dal chirurgo che già ha operato in tempi non lontanissimi Burdisso e Destro, forse oggi sarebbe quasi pronto a rientrare. Non perché il professor Cerulli sia più bravo dei colleghi olandesi, ma perché il programma di riabilitazione italiano è decisamente più rapido.
Ad ogni modo il peggio è passato. Il giocatore è di ottimo umore, come testimonia la foto postata ieri da Trigoria in compagnia dei fisioterapisti della Roma. E il fatto che Garcia l’abbia voluto inserire nella lista Champions implica la speranza di poterlo riavere per almeno tre partite.
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