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Senso della posizione e calci piazzati: ecco Grenier, il comandante del centrocampo

Mirko Porcari

Dopo mesi passati ai margini del Lione, Grenier è pronto per la sfida giallorossa: ecco chi è il "predestinato dai piedi magici" per la Roma di Spalletti

"Ho fame di pallone". Settantasette minuti dopo, ecco il pensiero di Clement Grenier. Con il tecnico Bruno Génésio il feeling non è mai stato troppo forte, per il predestinato "dai piedi magici" (uno dei giudizi più ricorrenti tra i tifosi francesi) è arrivato ilmomento di provare una nuova sfida: quattro presenze in Ligue1, una in Champions e una in coppa di Francia (poco più di un'ora in campo tra tutte e tre le competizioni), come sintesi di mesi passati a mordere il freno.

SFIDA - "Il mio desiderio è quello di giocare, di sentirmi parte di un progetto e di essere importante per la squadra. Per me il calcio è una passione prima ancora che una professione". Il blitz francese della Roma è la scintilla per allargare un orizzonte fatto di futuro giallo e rosso e il numero 7 sulla schiena: prestito con diritto di riscatto a giugno, giusto il tempo per guadagnarsi una conferma sul campo e costringere il presidente Aulas a contrattare sulla cifra (si parla di 3,5 milioni per trattenerlo a Trigoria ) oppure sul contratto (in scadenza nel 2018).

Classe 1991, Grenier è un prodotto del settore giovanile del Lione: oltre 150 presenze negli 8 anni all'Olympique (18 i gol), entrando anche nel giro della nazionale francese (5 presenze in quella maggiore e un Europeo con l'Under 19) e facendosi apprezzare per la buona qualità tecnica (ottimo sui calci piazzati, specialista delle punizioni in stile Juninho Pernambucano) abbinata al senso della posizione. "Grenier comanda il centrocampo", si legge tra i vari giudizi dei giornali transalpini, a riprova di un elemento da sempre tenuto in grande considerazione che potrà essere molto utile nelle rotazioni di Spalletti.

INCOGNITA - Se un dubbio c'è, si materializza intorno alla tenuta fisica: "Quando potrò tornare a giocare senza sentire dolore?", una domanda che Grenier si faceva nel 2015, sei mesi dopo un infortunio all'inguine che lo aveva costretto a saltare i Mondiali in Brasile. Il ritorno in campo come una liberazione, prima di rientrare in infermeria per la rottura del retto femorale nel luglio 2015. L'ultimo anno e mezzo è scivolato via tra indiscrezioni di mercato e tanti dubbi, mentre il Lione provava a lottare per i primi posti, i tifosi manifestavano le loro perplessità sui social: "Ma Grenier è davvero infortunato?", schivando le voci insistenti su una pubalgia cronica e puntando su un accantonamento strategico da parte della società per un calciatore praticamente fuori rosa.