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La Roma si dirige spedita alla trasferta di Budapest dove mercoledì si giocherà l'Europa League contro il Siviglia. Anche se sempre con l'incognita Paulo Dybala:"Fa la differenza, nella Roma un po' di più. È il giocatore che ha più talento e imprevedibilità. Mi auguro possa essere nelle condizioni fisiche di giocare anche solo per uno spezzone di partita", dice Vincenzo Montella a 'Radio Anch'io Lo Sport' su Radio Uno. Potrebbe poi anche essere l'ultima panchina giallorossa di José Mourinho:"Non lo posso prevedere, ma a Roma comunque ha lasciato il segno, la dimostrazione sono i sold out allo stadio ogni domenica - prosegue Montella -. Con lui si è tornato a respirare l'entusiasmo dei primi anni duemila che fortunatamente ho vissuto anch'io. Mourinho è un uomo vincente. Nella storia centenaria della Roma ha fatto due finali in due anni. È un genio sotto questo punto di vista. Le finali sono sempre incerte, un po’ di storia conta, non credo ci siano favoriti. Sarà importante l’episodio, la calma e l’abitudine. Vedo un'alchimia importante nella squadra e questo è merito dell’allenatore che fa fare sacrifici anche a giocatori di talento".
Ci si aspettava qualcosa in più da Belotti e Abraham in termini realizzativi: "La Roma ha un'identità precisa, una squadra molto compatta, si difende con ordine, pazienza e sacrificio, gli attaccanti sono un pò penalizzati. Il baricentro della Roma non è altissimo e questa è stata una delle cause per cui sia Abraham che Belotti non riescono a ingranare".
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