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Di Francesco: “Non sono integralista e non porto avanti idee di altri” – AUDIO – FOTO – VIDEO

Redazione

Le parole del tecnico giallorosso: "Quei 30 minuti sono solo colpa mia. Dimostreremo il nostro valore. Avere Totti al mio fianco è un orgoglio"

Nuova stagione, vecchie abitudini. A Trigoria, alla vigilia del primo match di campionato contro l'Atalanta, torna la conferenza stampa prepartita. La novità, ovviamente, è rappresentata da Eusebio Di Francesco, che è intervenuto dalla sala Champions del Fulvio Bernardini.

Quali sono i suoi obiettivi per il campionato?

Partire forte facendo un'ottima prestazione a Bergamo. Dopo quello che è stato nella tournée Spagna, dove i risultati sono venuti meno, la prestazione di Vigo non mi è piaciuta per niente sotto tutti i punti di vista e per quello voglio da parte della mia squadra una grande prestazione. Sono convinto che entreremo in campo con grande determinazione e affronteremo una squadra che ha grandi potenzialità, grande fisicità e grandi convinzioni in quello che fa. L'obiettivo generale è migliorarsi giorno dopo giorno.

Che avversario si aspetta domani?

Li ho visti come se non avessero mai smesso di giocare insieme e come se non fosse mai finito il campionato dell'anno scorso, per come hanno affrontato le amichevoli, per la mentalità, per la determinazione e per ciò che mettono in campo. Bergamo è sempre un campo ostico, sarà una partita difficilissima ma anche l'Atalanta troverà di fronte una squadra che avrà voglia di fare bene e imporre il proprio pensiero di calcio.

Gerarchie del campionato?

Le griglie non le faccio, le lascio a voi perché è il vostro lavoro. Io da addetto ai lavori mi preoccupo della mia squadra. Posso dire che tante squadre rispetto all'anno precedente si sono rinforzate e questo campionato sarà più competitivo e ci sarà meno distacco e meno punti tra le prime e le seconde. Determinate squadra che finivano dietro, o che perlomeno non erano all'altezza del prestigio di ciò che hanno fatto negli anni passati, quest'anno si sono rinforzati. Parlo di Milan e Inter, il Milan in particolar modo.

Chi è quello più in forma per giocare al fianco di Manolas?

Non mi piace parlare della formazione e di chi giocherà domani a livello di coppia centrale, Manolas o altri. Dobbiamo preparare la partita in un certo modo, dal punto di vista dell'attenzione e di quello che è un discorso generale di squadra. Si parla troppo di riparti ma io voglio parlare in questo momento di blocco squadra, perché questa squadra si deve muovere insieme in un determinato modo. Mi piace esaltare il collettivo e non il singolo. Ovviamente qualcuno ha più qualità degli altri, ma qualsiasi sia la qualità di ognuno, viene esaltata dal lavoro di squadra. Questa è la mia mentalità e la mia idea di gioco.

Può essere Florenzi l'esterno alto? Come lo sta vedendo?

Oggi non è il giorno per parlare di mercato, nella mia testa e in quella devi giocatori deve starci solo l'Atalanta. Questo è l'obiettivo. Il mercato finisce tra 12 giorni, stiamo valutando ed è inutile parlare delle solite cose perché ne sapete più di me. Spesso sapete qualche nome in più di quelli che so io, è inutile parlare di mercato ora. Dico solo che Florenzi può essere un valore aggiunto, per ciò che ha fatto in questi ani e per ciò che è stato. Non è ancora in condizione di essere convocato, lo valuterò per la prossima settimana contro l'Inter ma deve lavorare sodo per mettersi a posto dal punto di vista fisico e metabolico. Ha grande determinazione e voglia di fare. E' un ottimo giocatore e spero di averlo presto a disposizione, così come Karsdorp e come tanti giocatori che non sono al top e devono rientrare per darci più alternative. Quello che non è potuto succedere nelle due amichevoli ravvicinate, quando ci è mancato un po' la possibilità di poter far recuperare qualcuno.

Pensate ancora di prendere un difensore centrale?

Al di là del ruolo. Sono molto contento di allenare questi calciatori in questo momento. Mi aspetto in queste due gare grandissime prestazioni dai miei difensori e da tutta la squadra voglio risposte importanti. Il mercato è aperto ancora 12 giorni e può succedere di tutti in ogni ruolo. Non mi piace parlare di un centrale o altro, ora dobbiamo fortificare questa squadra. Spesso sento un pensiero negativo, io voglio pensare positivo e credere che questa squadra possa far benissimo e devo essere contento di avere questi giocatori a disposizione. Poi, giustamente, non siamo sciocchi e faremo le nostre valutazioni dopo queste due gare.

La partita di Vigo ha cambiato la valutazione sulla squadra? Come si può cambiare la valutazione della squadra dopo quei 30 minuti?

La colpa di quei 30 minuti è sola mia, la cambiamo così. Mi assumo tutte le responsabilità, devo dimostrare che la squadra non è quella vista in quei 30 minuti, punto. Siamo a Roma, le valutazioni vengono fatte dritte per dritte senza girare attorno ad altre considerazioni e io lo so, ma sono serenissimo. Ho fatto determinate scelte perché ho cercato di tutelare determinati giocatori che in questo momento non potevano fare partite ravvicinate. A nessuno piace fare brutte figure come ci è successo in quei 30 minuti e non sono contento ma la colpa è solo mia. Cambiare i giudizi spetta solo a noi, il lavoro e il campo daranno le risposte e domani abbiamo l'occasione per non essere quelli lì. Vengo dato per integralista, ma io mi sento molto più una persona che scruta e cerca d'imparare e vedere. Ho però delle idee, non posso mettere in campo le idee degli altri o scimmiottarli. Porto avanti il mio modo di vedere calcio. Sono stato scelto per portare avanti non l'idea di qualcuno seduti da un'altra parte ma la mia, questo è chiaro. Il campo darà le risposte. Oggi bravi, domani meno, Speriamo che già da domani sera si parlerà diversamente della Roma o delle sue ambizioni.

E' arrivato al punto che si aspettava o manca qualcosa? Qualcuno l'ha impressionata?

A livello di singoli, non devo parlare di qualcuno in particolare. Tutte le caratteristiche dei giocatori vengono esaltate dalla squadra. Un giocatore con potenzialità enormi, che a sempre dimostrato e che può fare ancora meglio è Nainggolan. Un giocatore che può fare molto bene nelle due fasi. Al di là dei gol che farà, ma è un giocatore che ha potenzialità enormi che può esprimere ancora di più, immaginate dove può arrivare per il potenziale fisico e tecnico che ha. Mi sorprende vederlo in allenamento e nei vari test che ho fatto. Per il discorso generale, anche dagli errori s'impara. Questo periodo è stata una scuola, mi sono servite sia le cose positive che quelle negative per cercare di migliorare. Meglio sbagliare tanto in precampionato che in campionato. Ora si fa sul serio, chi abbassa il margine d'errore diventa una squadra importante. Vince chi sbaglia meno, nella vita come nel calcio. Noi dobbiamo sbagliare meno sotto tutti i punti di vista.

Pensa ad un piano B rispetto al 4-3-3 per far rendere al meglio elementi della rosa? Da De Rossi e Totti cosa si aspetta?

Da De Rossi mi aspetto che sia un leader e l'emblema della squadra. La sua romanità e la voglia di far bene con questa squadra, che ha sempre avuto. Il desiderio di mettersi a disposizione del collettivo. Sull'integralismo secondo me ci sta l'intelligenza delle persone. Quando uno inizia un lavoro e prova a dare certezze... mi fa sorridere questa domanda. L'allenatore intelligente è quello che cambia tanto quando vince e quando perde diventa stupido. Qual è il giusto mix? Bisogna essere capaci di interpretare i momenti della stagione, se c'è qualcosa da modificare. Non bisogna darsi le martellate se qualcosa non va. Mi sembra assurdo parlare già di problemi del 4-3-3, un modulo che a me ha dato tanto e può dare tanto alla Roma. Vi fossilizzate sui numeri e non su quello che è un calcio dinamico e non statico. Dopo un 30 minuti fatti malissimo e il resto fatto discretamente, perché parlare di una squadra che gioca già bene non posso dirlo e non lo dirò mai. C'è tanto da lavorare e si può fare meglio, ma mi sembra assurdo metterlo già in discussione. E' psicologia, ma chi deve scegliere sono solo io e cerco di capire e interpretare al meglio le situazioni. Andremo avanti con il 4-3-3 che è un sistema non statico, ma dinamico. In base alle squadre che incontreremo, i giocatori si comporteranno di conseguenza. A volte difenderemo 4-5-1, già non è più 4-3-3. Piano B? Serve intelligenza nel capire i momenti della stagione. Se vedete il mio passato io ho cambiato. Perché dopo 30 minuti di Vigo devo cambiare, per far contento chi? L'integralismo è sempre negativo o può essere positivo? Per me è positivo. Sono una persona che valuta. Totti lavora al mio fianco, motivo di grande orgoglio e soddisfazione. E' una persona a cui sono legato e a cui voglio bene. Può fare solo del bene averlo vicino, conosce l'ambiente Roma e sono felicissimo di averlo da stasera vicino a me.

E' soddisfatto del lavoro dei calciatori? Quando si può arrivare al top?

Mi auguro arrivi prima possibile. E' normale che tante cose dobbiamo migliorarle, trovando determinati meccanismi in entrambe le fasi, offensiva e difensiva. Mi piace che c'è disponibilità nel mettere in pratica quello che chiedo, a volte anche esasperandola. Questo a volte può non aiutare, chiedo più equilibrio nel cercare ciò che chiedo mettendo le grandi qualità dei miei calciatori. Io non voglio togliere loro le qualità che hanno ma voglio esaltarle in un sistema di gioco organizzato. Nella vita poi può riuscire tutto o niente. Il pensiero però è nettamente positivo, a parte i 30 minuti di Vigo nel quale sarebbero serviti 6 timeout per cambiare ragazzi che stavano un po' nel pallone e non riuscivano a venir fuori da una situazione di difficotà.