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Cassano: “Schick tra 10 anni farà la differenza a livello mondiale. Totti lo so vedere solo in campo”

Redazione

Le parole dell'ex giallorosso: "I giallorossi vengono da una sconfitta, ma se la rigiocano non perdono mai"

"Io vedo bene la Roma, ha un allenatore fantastico. Sta cercando il modo di dare la sua impronta". Parola di Antonio Cassano, tornato a Roma per il big match di stasera con famiglia al seguito (compreso il figlio Lionel, nome in onore di Messi) e che ieri è stato a Trigoria dopo più di 10 anni. "Viene da una sconfitta, ma se la rigiocano non perdono mai. Il calcio è anche questo ed è complicato raccontare che hai avuto 20 occasioni da gol e hai perso 2-0 in casa" ha detto a Roma Tv. "Sono venuto a salutare la Roma e a vedere questa bellissima partita. I miei figli, uno tifosissimo della Roma e l'altro del Barcellona, me lo hanno chiesto e io gli ho fatto una sorpresa", ha rivelato Fantantonio.

Ecco l'intervista integrale:

Sono passati 13 anni dall’ultima volta che ho messo piede a Trigoria. Mi sono emozionato, sono cambiate un po' di cose e alcune sono rimaste come la stanza dove dormivo. Ho salutato Francesco e Vito Scala, mi son rimasti nel cuore e mi hanno dato una strada importante di crescita.

Totti.

E’ un collante importante per il futuro della Roma, qualsiasi persona nei prossimi 30 anni sa chi è e cosa ha rappresentato per Roma e per il calcio mondiale e quando lui dirà qualcosa tutti lo ascolteranno. Io lo so vedere solo come calciatore, è sempre sereno e rilassato ma non lo so vedere con la giacca, solo con gli scarpini. Lì si divertiva e faceva divertire anche noi.

Di Francesco.

E' un allenatore fantastico e un ragazzo per bene, sta cercando di dare la sua impronta. Vengono da una sconfitta, ma è una partita che se la rigiocano non la perdono mai. Il calcio è anche questo ed è complicato raccontare che hai avuto 20 occasioni da gol e poi hai perso 2-0 in casa. Allenare a Roma, la pressione è diversa da tutte le atre piazze italiane e mondiali. Eusebio ha grande personalità, ha le sue idee e nessuno gliele toglie dalla testa. Oggi è una delle 8 squadre più forti in Europa, in campionato ha avuto alti e bassi, ma farà molto bene e sta facendo molto bene.

Schick.

Nei prossimi 10-12 anni farà la differenza a livello internazionale, ha un talento da fenomeno. L’ho visto a Genova, è un professionista serissimo, è un giocatore che vi farà divertire. Veniva da una sosta, alcune problematiche, poi altri infortuni. Parlavo con Eusebio, mi diceva che ha grandi qualità. Vi farà divertire, poi Eusebio è l'allenatore ideale, non per moduli che non mi piacciono tanto, ma per lui, per farlo crescere.

L’andata.

Se gli danno almeno uno dei rigori e fanno un altro gol poi le chances di Perotti... Poteva fare minimo 3 gol. Quando fai un partita del genere al  Camp Nou hai tante possibilità di passare il turno. Poi un po’ la sfortuna, un po’ gli arbitri addormentati che non hanno dato due rigori, diventa dura. L’Olimpico però è sempre particolare, se parti e fai gol si accende. E se si accende è dura per tutte le squadre. Se stai lì ad aspettare ti fanno 3 gol, devi giocartela come all’andata. Se per un attimo ti va nel modo giusto, la possibilità di passare c’è. Se si accende la situazione, devi giocare la partita a viso aperto. Se sono in giornata e vincono è normale, lo fanno con tutti… E’ una partita particolare.

Rimpianti.

Da quando ho smesso col calcio non sono mai andato allo stadio, sto andando per i bimbi e mia moglie. Una cornice più bella dell’Olimpico contro il Barcellona non potevo scegliere. Mi verranno un po’ di rimpianti per quello che ho fatto e per quello che poteva essere. Nella vita però bisogna sempre guardare avanti, la Roma avrà un tifoso in più e sono io.