- CALCIOMERCATO
- FOTO
news calcio
Il trasferimento di Juan Manuel Iturbe all’Athletic Football Club Bournemouth, squadra di una tranquilla cittadina del Dorset (sud-ovest di Londra), entra di diritto nella categoria degli affari di mercato più imprevedibili di una sessione invernale 2016 ancora non ufficialmente iniziata.
LE VISITE A LONDRA L’attaccante argentino, infatti, aveva accettato la corte del Watford di Quique Sànchez Flores e solamente lunedì mattina aveva svolto le visite mediche a Londra, accompagnato dal procuratore Pierpaolo Triulzi. Erano d’accordo tutti, anche Pozzo junior – figlio di Giampaolo, proprietario degli Hornets oltre che di Udinese e Granada – e Walter Sabatini: tra prestito oneroso e diritto di riscatto le casse giallorosse avrebbero goduto di un’entrata totale vicina ai 16-17 milioni di euro.
RILANCIO DAL DORSET Ma nelle ore subito successive alle visite, dalle parti di Vicarage Road qualcosa è cambiato. A 150 chilometri di distanza il Bournemouth ha alzato la posta facendo recapitare a Iturbe e al suo agente un’offerta succosa: quasi 3 milioni di euro per il giocatore fino a giugno, poi oltre 4 dalla stagione 2016/2017 in poi. E un totale di quasi 24 milioni per la Roma, che va così a pareggiare quanto messo a bilancio per l’acquisto dell’ormai ex numero 7 giallorosso. Soldi che i Cherries non faranno fatica a trovare, avendo una proprietà russa (Maxim Demin è un pezzo grosso dell’industria petrolchimica) che lo scorso novembre ha ceduto il 25% ad un fondo americano capitanato da Matt Hulsizer, businessman 45enne di Chicago con corposi investimenti anche nell’hockey.
GARANZIE D’IMPIEGO Ma non sono stati solo i soldi a far cambiare idea a Iturbe. Nel Watford il reparto offensivo non sta certo sfigurando: Odion Ighalo e Troy Deeney sono titolari inamovibili e insieme hanno realizzato 17 dei 21 gol della squadra. A quanto sembra, Quique Sànchez Flores lunedì mattina non ha potuto né voluto promettere a Iturbe un posto da titolare, requisito necessario per l’argentino che vuole rilanciarsi dopo un anno e mezzo di nulla agli ordini di Rudi Garcia.
Alla fine dei giochi l’esito della trattativa non ha lasciato feriti sul campo: i rapporti tra la famiglia Pozzo e Sabatini rimangono buonissimi, il giocatore ha ottenuto ciò che voleva e James Pallotta a giugno potrebbe recuperare l’investimento fatto nell’estate 2014, quando un Iturbe quasi bianconero venne “scippato” alla corte di Giuseppe Marotta. Qualche malanno fisico, un carattere non di ferro e un posizionamento tattico probabilmente sbagliato da parte di Garcia hanno rischiato di svalorizzare pesantemente il cartellino dell’ex Porto e Verona. Adesso ci penserà mister Eddie Howe a farne risalire le quotazioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA