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Totti: “Sogno di vincere la Champions League”

"Penso Roma-Parma, l’anno dello scudetto. Il 17 Giugno difficilmente si dimentica, un giorno bellissimo e ho sentito battere fortissimo il cuore"

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Queste le parole di FrancescoTotti  rilasciate a gazzetta.it vincitore del premio Giacinto Facchetti 

Complimenti per questo ennesimo riconoscimento, il premio Facchetti, dato a un simbolo di passione e attaccamento alla maglia. Cosa significa per te questo premio?

Grazie per questo premio così importante. La gratificazione è grandissima. Sono contento che la famiglia Facchetti abbia pensato a me, vuol dire che qualcosa di buono in campo l’ho fatto. E’ un riconoscimento bello, importante che gratifica più la persona che il giocatore.

Hai raccontato che quando eri giovane tuo padre non ti dava granché soddisfazione, ti diceva che era più forte tuo fratello. Adesso a 38 anni ogni tanto ti dice che sei bravo?

No, fortunatamente ancora no. Ormai ha preso questa strada e la porterà avanti fino alla fine. Però è anche grazie a lui, al rapporto che abbiamo ancora che mi manda avanti con la testa giusta. Ho una famiglia alle spalle che mi ha insegnato i valori della vita e i sacrifici che hanno fatto. Perciò un grazie anche a loro.

Totti e la Roma ormai sono una cosa sola da vent’anni. Tu senti di avere più dato o o di aver ricevuto?

Tutte e due le cose. Ho sia dato che ricevuto perché quando ti sposi per vent’anni con la stessa squadra vuol dire che qualcosa di vero c’. C’è stato sempre amore e passione, ho voluto indossare sempre la stessa maglia e fortunatamente ci sono riuscito.

Torniamo indietro nel tempo. Se ti dicessero “Francesco se lasci la Roma vinci scudetti, champions, palloni d’oro”. Che fai la lasci o la sposi?

E’ l’unico amore che ho calcisticamente perciò lo porterò fino in fondo.

Il sogno che Francesco Totti uomo e Francesco Totti calciatore vorrebbe realizzare

L’ultimo sogno che mi è rimasto è la Champions

Quale dei tuoi gol ha scatenato il maggior boato all’Olimpico?

Penso Roma-Parma, l’anno dello scudetto. Il 17 Giugno difficilmente si dimentica, un giorno bellissimo e ho sentito battere fortissimo il cuore

A Roma quella parola non si dice per scaramanzia, ma pensi che questo possa davvero essere l’anno giusto?

Lo spero sia io, sia la squadra che tutta la città. Questi tifosi meritano grandi palcoscenici e grandi vittorie perché hanno la passione diversa da tutti gli altri tifosi.

Quando avrai dei nipoti, guardandolo negli occhio e guardandoti indietro chi dirai che è stato Francesco Totti?

A questo non ho mai pensato perché adesso mi sto godendo i miei figli. Un giorno avrò tempo per la risposta giusta, ci penserò.