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Roma, da Volpato a Tahirovic: senza papà Mourinho i bimbi sono persi

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Le nuove avventure dei talenti che Mourinho lanciò in questi due anni non vanno come dovrebbero. Volpato e Missori riserve al Sassuolo, Tahirovic in un Ajax disastroso e Darboe tormentato da infortuni
Redazione

Circa un anno fa Mourinho regalava una delle sue solite sorprese facendo esordire in Serie A, a distanza di poche settimane, Cristian Volpato prima e Benjamin Thairovic poi. Tra lo stupore dell'ambiente, i due giovani ragazzi, entrambi classe 2003, iniziano la loro avventura nella massima serie italiana diventando dei jolly a disposizione del tecnico portoghese che li impiegherà diverse volte nel corso della stagione. Facciamo un salto di circa 6 mesi e un'altra gioia Mou la regala a Filippo Missori lanicnadolo nel match contro l'Inter il 6 maggio. Torniamo, infine, a più di due anni fa, quando lo Special One lanciava in campo un giovanissimo Ebrima Darboe, centrocampista gambiano che in quella stagione – quella della vittoria in Conference – diventò una pedina in più nelle mani del portoghese. Le storie e le giovani carriere di questi quattro ragazzi sono ad oggi accomunati da un destino comune: lanciati da Mou e in difficoltà nelle loro nuove avventure. La magia che accompagnò quell'esordio e la successiva fiducia del mister in più occasioni sembra svanita nel nulla. Missori e Volpato hanno proseguito insieme nell'operazione che li ha portati al Sassuolo per un complessivo di 10 milioni di euro. Da quando vestono neroverde Dionisi li ha impiegati solo raramente dimostrando di non avere particolare fiducia in loro. Il trequartista nato in Australia ha collezionato fin qui sole 4 presenze in campionato per un totale di 60'. Dopo un periodo stabilmente in panchina nelle ultime uscite il tecnico del Sassuolo gli ha concesso qualche spezzone di partita, ma la gerarchia in quella zona del campo lo vede parecchio indietro. Per quanto riguarda il terzino romano la situazione non è migliore, perché in Serie A la sua ultima e unica presenza fin qui è datata 20 agosto, alla prima di campionato. Quasi una bocciatura nei suoi confronti visto che da lì in avanti ha giocato solo in Coppa Italia.

Discorso simile, ma con altre caratteristiche quello su Benjamin Tahirovic. Il talento bosniaco venduto all'Ajax per circa 7,5 milioni di euro, non ha di certo trovato le condizioni migliori per esprimere il suo talento. Il club olandese è, infatti, clamorosamente invischiato nelle zone basse della classifica dopo aver messo in seguito sconfitte su sconfitte. L'ex Roma, dopo un inizio nella norma, è finito in panchina proprio nel momento di tracollo dell'Ajax e adesso fatica a ritrovare la titolarità. Nell'ultima di campionato è andato a segno, ma il clima che si respira ad Amsterdam è tutt'altro che sereno e Benjamin ne sta risentendo. La cessione dei tre ragazzi nella finestra di mercato estiva non fu vista di buon occhio dalla tifoseria che accusava la società di aver mandato via tre talenti cristallini. Il tempo è senz'altro dalla loro, ma al momento la Roma può ritenersi soddisfatta di una scelta, fatta probabilmente a malincuore, che ha portato nelle casse giallorosse quasi 18 milioni di euro, più percentuali di rivendita sui diversi cartellini. L'ultimo caso quello di Ebrima Darboe che si distacca leggermente dai precedenti per il semplice fatto che il gambiano a Roma ci tornerà la prossima estate e che la sua ascesa combaciò con la gestione Fonseca e non quella Mourinho. La sua avvenuta al Lask in Austria non sta andando per nulla bene e continui problemi fisici lo tormentano senza tregua. Solo 3 le presenze nel campionato austriaco, dovute a ritardo di condizioni e fastidi di vario genere. Il classe 2001 sembra vagare in un limbo da quando la rottura del crociato gli fece saltare praticamente tutta la scorsa stagione.

Insomma, ci si aspettava altro, ma da quando i 4 talenti non sono più sotto l'ala di Josè Mourinho qualcosa sembra essersi guastato. L'atteggiamento quasi paterno del tecnico portoghese è solo un ricordo e i ragazzi sembrano persi e disorientati. Ciò che sembra scontato a volte non lo è, il coraggio del lusitano aveva fatto sbocciare dei ragazzi interessanti, ma senza di lui sembrano aver perso la via del successo. Basti guardare Bove.

Lorenzo Scattareggia

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