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‘RADIO PENSIERI’, SAVELLI: “La Roma ha risparmiato per il mercato di gennaio”

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...

Redazione

MASSIMILIANO PALOMBELLA: “Vista la situazione della Roma piuttosto che continuare ad adattare giocatori io rischierei e punterei su Seck da quel lato che ha ottime doti fisiche e potenzialità. Molto spesso la situazione economica della Roma non permette di puntare sui giovani che spesso vengono inseriti nelle trattative di mercato. Piuttosto che rischiare di bruciare un patrimonio lasciandolo in panchina si preferisce puntare su gente come Vainqueur che se non gioca non importa a nessuno".

ALESSANDRO CRISTOFORI: “Prima di investire 17 milioni su Gerson dovresti avere una squadra abbastanza completa. Non è possibile poi non avere i soldi da investire per un terzino per sostituire Mario Rui. Una classifica dei migliori 4 allenatori? Dico Allegri, per come è stato accolto e ha saputo ribaltare i giudizi. Per gusto personale poi dico Spalletti che l’anno scorso ha risollevato tutto l’ambiente. Keita sembrava finito e con lui è rinato. Poi metto Di Francesco che riesce a giocare un bel calcio e come quarto dico Sarri che ha fatto un grande campionato lo scorso anno a Napoli".

FABIO MACCHERONI: "La cessione di Lamela mi ha fatto capire che era quello che non volevo dalla società. Mi ha inorgoglito invece l’acquisto di Iturbe al momento del suo arrivo, perché è una scelta che avrei fatto anche io e pensavo che veramente la Roma potesse competere. Iturbe invece ora è un capitale immobilizzato. Certo è strana la conferma del paraguaiano da parte di Spalletti, però magari il mister lo vede in allenamento tutti i giorni e ha un'opinione diversa. Dobbiamo accettare la decisione di Spalletti, anche se spero di non vederlo in campo. Bruno Peres e Florenzi sono giocatori da difesa a 3, perché da esterni di centrocampo possono fare molto bene, anche se Florenzi deve imparare più di qualcosa in fase difensiva".

IACOPO SAVELLI:"La Roma avrebbe preso o Digne o Mario Rui, non entrambi. Vermalen è un giocatore che piaceva ed è arrivato così come Bruno Peres, mentre Fazio è stata una sorpresa. Borja Valero la Fiorentina non l’avrebbe venduto comunque a due giorni dalla chiusura del mercato. Jesus secondo me non può essere considerato uno scarto dell’Inter. Ha esplosività, forza e velocità anche se ogni tanto si distrae. Non è stato pagato 40 milioni, anche se 10 non è poco. Le ultime operazioni di mercato hanno un senso in ottica finestra di gennaio, la Roma ha risparmiato qualche soldo tra prestiti e ingaggi, nella speranza che non ci siano 20 punti di distacco a gennaio. Io però ora uno svincolato di livello lo vedrei bene. L'episodio più imbarazzante di questa società? Il mancato esonero di Zeman per presentarsi a Bologna ed esonerarlo dopo facendo quella brutta figura col Cagliari. E’ stato un episodio comico, perché ci hanno ripensato dopo una riunione di ore ed ore. Episodi che mi hanno inorgoglito in particolare non ce ne sono invece, le cose più importanti sono le iniziative per il sociale che spesso sono sottovalutate. Iturbe nessuno pensava fosse un flop, lo avevano tutti accolto benissimo. E’ la più grande cantonata collettiva del secolo, oppure non è quello che abbiamo visto. Purtroppo credo che sia più la prima opzione. La Roma ha i centrali per fare la difesa a 3, anche perché poi rientrerà anche Rediger, probabilmente verrà provata come soluzione. Con questo organico bisogna ragionarci su".

PAOLO FRANCI:“Spalletti ha una comunicazione con l’esterno decisamente effervescente. Il fatto che la Roma si senta costantemente accerchiata non lo aiuta. Lo trovo comunque molto migliorato dal punto di vista dell’ironia, è meno ‘rosicone’. Il rapporto tra la società e i tifosi è freddo, non si è creato un rapporto che invece c’è quando magari il tifoso sente la società raggiungibile".

MASSIMO CECCHINI:"Spalletti forse è un po’ inferiore nella comunicazione, non che sia meno bravo degli altri o del primo corso giallorosso, ma è meno fortunato. Nella Roma la comunicazione è molto difficile, c’è stata anche una ammissione qualche giorno fa da parte della stessa società, che si sente assediata".

UGO TRANI:"Io avrei ripreso Digne, questi sono i giocatori che fanno forza. Se prendi lui e Mario Rui fai una squadra per cominciare ad avvicinarti alla Juve. Invece Flamini non lo prenderei, non ne vale proprio la pena, anche se ora a centrocampo chissà quanto starà fermo De Rossi tra infortunio e squalifica. All’Uefa tu hai dato la garanzia di qualificarti in Champions tutti gli anni, ora che gli racconti, che hai speso 30 milioni per la difesa? Allora è normale che tutti gli anni la Roma deve vendere un top player e quindi questo succederà anche l’anno prossimo. Gli indiziati sono Manolas, Nainggolan e Strootman. Mi piace però il fatto che come annunciato da qualche settimana sui giornali, arriverà Gandini. Questo mi tranquillizza, lavora in questo mondo da tanti anni, a differenza di Baldissimi ad esempio. Sarà in grado di dare risposte certe sul calcio, non vedo l’ora che arrivi. Zecca può contare sul database, ma il database non ti dice se un giocatore come Gerson è pronto per la Serie A. Poche presenze allo stadio? La passione in molti casi è stata cancellata, c’è stato uno strappo molto pesante. Di iniziative ce ne sono tante, non è una questione di prezzi. Deve essere la società a dare una spinta, a muoversi, senza ‘usare' ad esempio Totti. L’anno scorso la Roma di Spalletti ha conquistato tutti con le 9 vittorie, poi è bastato pochissimo per tornare ai fischi. I terzini? Io metterei Florenzi e Peres insieme, ma con i tre difensori centrali. Sei più coperto con Jesus e Peres, ma quando il brasiliano si alza ti metti a tre. Finchè non rientrano sia Ruediger che Mario Rui sarà una Roma diversa".

ALESSANDRO ANGELONI:L’infortunio di De Rossi crea problemi? Si sogna di essere una grande squadra, ma una grande squadra ha sempre l’alternativa in canna. La cosa positiva è che De Rossi è l’unico che ha veramente un’alternativa, che è Paredes, anche se l’argentino ha caratteristiche meno difensive rispetto a Daniele. Il problema secondo me è un altro: manca il vice-Strootman, manca l’alternativa all’olandese. Prevedere il ritorno di Baldini con Sabatini ancora presente mi sembra un controsenso. Quando Sabatini non ci sarà più, probabilmente Baldini avrà un maggiore occhio di riguardo per la Roma, con un d.s. a Trigoria più vicino a lui”.

MAX TONETTO:Secondo me Roma è una fucina di talenti incredibile e questa cosa va sfruttata. Io punterei su calciatori romani, o comunque italiani, e non stranieri. Mi piacerebbe fosse così per tutto il campionato italiano, non soltanto per la Roma. Le seconde squadre sono le chiavi di lettura per far crescere i nostri giovani. Non ha senso andare a pescare all’estero quando in Italia ci sono tutti gli elementi per far bene”.

FABIO MACCHERONI:Paredes è buon giocatore e la Roma ha fatto bene a trattenerlo, anche perché non mi pare si avessero i soldi per prendere un centrocampista migliore di lui”.

LUCA VALDISERRI:La Roma risparmia sul monte ingaggi, ma semplicemente perché tanti calciatori sono usciti. Immagino e spero che Pallotta abbia voluto mettere una parola fine al FairPlay finanziario con questa campagna acquisti un po’ striminzita, ripartendo poi dal prossimo anno per farsi trovare pronti al 2018 quando saranno 4 le squadre che andranno in Champions. Sono rimasto deluso soprattutto per un motivo: la Roma non ha fatto nemmeno un colpo che accendesse la fantasia e l'entusiasmo. Questo mi ha lasciato perplesso”.

PAOLA DI CARO:Io penso che in questo momento una squadra debba giocarsi il tutto per tutto per partire come la favorita per arrivare seconda e entrare direttamente in Champions League, ottenendo quindi dei ricavi certi. Vale la pena fare l’all in come ha fatto l’Inter? Nessuno ha la risposta, ma il dubbio c’è. Per me il mercato della Roma è insufficiente, da 5. È mancato il passettino in più. Mi aspettavo di vedere una Roma dominante in partenza, invece non mi sembra che si sia arrivati ai playoff di Champions nelle migliori condizioni. La Roma doveva stare più avanti. Non è solo sfortuna il fatto che la Roma sia uscita dalla Champions. Tra l’altro dopo l’eliminazione mi aspettavo un giocatore importante, che invece non è arrivato. Serviva almeno un altro centrocampista di qualità. Credo che nessuno possa negare che la Roma non abbia problemi di rosa corta”.

ROBERTO INFASCELLI:Lo stadio della Roma? Di sicuro c’è un rimpiattino tra il Comune e la Regione. Martedì potrebbe essere un giorno importante se non decisivo. Si può giudicare incompleto il mercato della Roma, ma questo non ci deve far dimenticare la forza di una squadra che resta competitiva. Centrocampo corto? Prendere qualcuno tanto per prenderlo mi sembra inutile, soprattutto se si parla di Meireles o Flamini”.

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