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L’ISTANTANEA, Lazio-Roma: Tagliavento e la goccia cinese

(di Paolo Marcacci- ForzaRoma.info) Tanto tuonò che piovve. E tanto piansero, preventivamente, che alla fine Tagliavento tirò fuori una delle peggiori prestazioni in carriera.

Redazione

(di Paolo Marcacci- ForzaRoma.info) Tanto tuonò che piovve. E tanto piansero, preventivamente, che alla fine Tagliavento tirò fuori una delle peggiori prestazioni in carriera.

Non entriamo nello specifico degli episodi, soprattutto quelli che si sono verificati in mezzo al campo, perché abbiamo a disposizione un quantitativo non illimitato di battute per questa rubrica; ci limitiamo ad annotare tutto ciò che di impunito hanno lasciato Biava e compagni sul terreno dell'Olimpico: pestoni, ponti ai danni degli avversari, entrate ortopediche e calcioni sparsi. In mezzo a questo bailamme di ruvidezze non sanzionate, era arrivata l'ammonizione di De Rossi, colpevole di aver ritratto la gamba ed essersi fermato per evitare, in area laziale, il frontale con Marchetti.

La goccia cinese, questa è la metafora che ci viene in mente per lo stillicidio di decisioni a senso unico che l'arbitro di Terni, tanto vituperato dal piagnisteo biancoceleste, ha dispensato durante tutto l'arco di una partita in cui la Roma, che comunque poteva e doveva infliggere prima il colpo del ko e non regalare l'inizio della ripresa, si è spesso trovata a non veder riconosciute le proprie rivendicazioni (mai urlate a squarciagola, come invece hanno fatto i tifosi).

 

Non ci piacciono la dietrologia e le doglianze tipiche di chi parte da sconfitto, quelle le lasciamo oltretevere, di certo ci interroghiamo sul perché si sia visto un Tagliavento preoccupato e non autorevole, decisionista e non deciso, concitato e non sereno. I romanisti più scaltri l'avevano detto subito, che non era una designazione gradita, non certo per il valore assoluto del direttore di gara, che resta tecnicamente il migliore (di una nidiata mediocre) ma per la storia recente di questa partita e per la farcitura di luoghi comuni che si porta appresso da un paio di stagioni. Neppure a Tagliavento, infatti, ipotizziamo, deve essere piaciuta la destinazione riservatagli questa volta dai designatori.

Forse sapeva che ci saremmo riservati, visto come ha diretto, l'amaro finale di questa che chiaramente è soltanto una battuta: arbitro Tagliavento, guardalinee Biava e Dias. Brocchi quarto uomo.