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L’Avversario: il Torino

(di Alberto Balestri) Quando qualcuno ha chiesto a Sabatini perché non si fosse puntato su un “allenatore normale”,

Redazione

(di Alberto Balestri) Quando qualcuno ha chiesto a Sabatini perché non si fosse puntato su un “allenatore normale”, uno dei nomi che è circolato nella piazza romana è stato quello di Gianpiero Ventura, allenatore sottovalutato che merita una panchina prestigiosa. L’ennesimo capolavoro del tecnico genovese è stato quello di riportare il Torino in Serie A lo scorso anno; la nuova missione, invece, è quella di far restare la storica società granata nella serie maggiore e, numeri alla mano, ci sta riuscendo. Il suo punto di forza è la difesa, che fino adesso ha incassato solo dieci reti; e pensare che per quasi un mese Ventura ha dovuto fare a meno di Ogbonna, vittima di una nevralgia pelvica, che lo ha costretto a stare fermo a lungo. L’italo – nigeriano, però, tornerà contro i giallorossi, ma quasi sicuramente partirà dalla panchina. Se il reparto arretrato funziona alla perfezione, quello avanzato ha grossi problemi visto che ha segnato solo dieci gol. Questa volta, però, Ventura,che è un tecnico spregiudicato, imposterà la squadra per difendersi e poi colpire in contropiede. Tale atteggiamento sta portando i suoi frutti: il Torino, infatti, non ha mai perso in trasferta. Il suo modulo è sempre il 4-2-4, dove le due ali fanno un grandissimo lavoro di ripiego in difesa.

La squadra che scenderà in campo dovrebbe quasi la stessa che ha battuto il Bologna: Gillet in porta, Darmian e D’Ambrosio difensori di fascia con Gilk e Rodriguez difensori centrali. A centrocampo Birsa dovrebbe fare coppia con Brighi, giocatore ancora di proprietà della Roma, e primo ex della serata. Rolando Bianchi, invece, dovrebbe fare spazio a Sgrigna, mentre Sansone dovrebbe essere confermato come seconda punta. Le due ali saranno Santana e Alessio Cerci, secondo ex della serata: il ragazzo sarebbe stato perfetto per Zeman, ma da quello che si sa sembra che il ragazzo faccia poca vita da atleta. Ecco spiegato il motivo per cui è stato venduto alla Fiorentina e, successivamente scaricato dal club viola. L’unico allenatore col quale Cerci ha sempre dato il massimo è Ventura, e l'ex romanista ha promesso che lunedì non farà sconti a nessuno. Il terzo ex giallorosso, invece, è l’allenatore dei portieri Zinetti: militò nella Roma dal 1990-’91 al 1992-’93 vincendo la Coppa Italia nel suo primo anno romanista.

GLI ULTIMI PRECEDENTI NEL NOME DI TOTTI E DE ROSSI

L’ultimo confronto tra Roma e Torino risale alla stagione 2008-2009: i granata furono sconfitti 3-2, e retrocessero in Serie B. Quel girono Totti segnò su rigore la rete del 3-1 raggiungendo Gian Piero Boniperti nella classifica assoluta dei marcatori italiani. Sempre nel nome del capitano è targata la vittoria per 1-0 del sei gennaio 2002: Totti realizzò un grandissimo gol, (anche se in fuorigioco), dribbllando difesa, e portiere, depistando il pallone in rete. L’anno successivo, invece, la Roma vinse 3-1, e un giovane  un giovane Daniele De Rossi segnò il suo primo gol in campionato.  L’ultimo pareggio risale alla stagione 1994-’95, e finì 1-1. L’ultima vittoria del Torino è avvenuta nella stagione 2006-2007: finì 0-1 con un gol di Muzzi, tifoso della Lazio, ma ex giocatore, e attuale allenatore degli esordienti giallorossi. La Roma era matematicamente seconda e già qualificata per la Champions League, e non aveva più nulla da chiedere alla stagione eccezion fatta per Totti, che lottava per la Scarpa d’Oro che poi vinse. Quel pomeriggio, però, il ragazzo di Porta Metronia era assente perché nella notte era diventato nuovamente papà..

PALMARES: NEL NOME DELLA TRAGEDIA DI SUPERGA

Il momento migliore della formazione granata è avvenuto tra lo scoppio e la fine della seconda guerra mondiale. Erano, infatti, gli anni del cosi detto “Grande Torino” che s’interruppe nel 1949 nel disastro aereo di Superga. Perì tutta la squadra eccezion fatta per l’infortunato Gandolfi, il secondo portiere Tomà, e Luigi Giuliano, poi passato alla Roma, che faceva la spola tra la prima squadra e le giovanili. Quella squadra vinse cinque scudetti: la prima affermazione arrivò nel 1942-’43, succedendo alla Roma. Dopo la guerra, invece, il Torino dominò le stagione dal 1946 al 1949. Nella stagione del primo scudetto, 1942-’43, i granata vinsero anche la seconda Coppa Italia, trofeo già vinto nel 1936. Prima di questo periodo d’oro la formazione granata vinse il suo primo titolo nella stagione 1927-’28, un anno dopo a quello vinto e poi revocato per colpa di un tentativo di corruzione da del dirigente granata Nani nei confronti del difensore Juventino Allemandi nel derby vinto dai granata per 2-1. Allemandi, però fu tra i migliori in campo, e questa storia è ancora oggi avvolta nel mistero. Il Torino Dopo la sopracitata tragedia di Superga il Torino ha vinto lo scudetto solo nel 1975-76, ed ha vinto la Coppa Italia nel 1971, e nel 1993 proprio contro la Roma.