Vitinia è un posto particolare. Ti accorgi subito che pur essendo un quartiere assomiglia ad un paese. Qui, nell’estrema periferia di Roma, la gente sa tutto di tutti e non si dimentica – in uno dei giorni più felici della vita di Alessandro Florenzi – che uno dei suoi figli prediletti è partito proprio da qui. «Io e Sandro eravamo compagni alla scuola media Tacito Guareschi», dice l’amico Marco Rossi. «Lui giocava nell’Acilia, mentre io ed altri amici giocavamo al Mameli Spinaceto. Ogni settimana organizzavamo la partita fra classi e giocavamo contro. Lui e Matteo Naccarato (oggi barista, ndr) erano la loro arma in più, infatti perdevamo sempre. Giocavamo a calcio a 5 al campo West Coast e ogni settimana ci venivano a vedere tante persone. Sandro stava molto attento a non farsi male quando giocava con noi dato che già era nella Roma».
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Vitinia applaude il suo re Alessandro «Un ragazzo d’oro»
Ricordi e aneddoti di chi ha vissuto l'adolescenza accanto a Florenzi «Sandro è sempre stato un bravo ragazzo. Una volta andai a vedere una partita ed era di un altro livello. Faceva la punta e segnava tanto»
QUANTE RISATEI ricordi più simpatici, però, sono quelli fuori dal campo: «Con Sandro ne abbiamo fatte tante. Ci divertivamo, mentre giocavamo per strada, a cambiare canale con un telecomando universale a un signore che guardava la tv. Una volta, per andare a prendere un pallone scavalcammo un cancello e suonò l’allarme. A quel punto scappammo dal garage». Florenzi scattò velocemente come fa oggi sulla fascia: «Non si arrende mai e corre fino all’ultimo minuto – continua Marco -. Sono contento per la sua carriera e per il matrimonio con Ilenia. Stanno insieme da tantissimo ed il matrimonio è il coronamento di una grande storia».
CAMPIONE Non giocava a calcio con lui (è soprannominato c.t. dagli amici), ma lo ricorda con piacere anche Valerio Ienco: «Sandro è sempre stato un bravo ragazzo. Una volta andai a vedere una partita ed era di un altro livello. Faceva la punta e segnava tanto». Sempre alla Tacito Guareschi (che è anche una scuola elementare), Florenzi è stato compagno di Martina Mele: «Alessandro è sempre stato un ragazzo espansivo e senza peli sulla lingua. Un tipo solare, legatissimo alla famiglia e molto attaccato alla madre - dice Martina -. Era fissato con il calcio. Fisicamente è sempre rimasto uguale a com’era a 6 anni. Oggi custodisco gelosamente un suo autografo con dedica che sono riuscita ad avere un anno e mezzo fa. Il matrimonio con Ilenia? Sono contenta. Come si dice in questi casi, auguri e figlie femmine (ride, ndr)». Non andava in classe con Alessandro ma c’era negli storici match al West Coast Edoardo Tomei, oggi fidanzato di Martina: «Sandro è un ragazzo solare che ha sempre scherzato. Un tipo “scialla” come si dice qui a Roma. Mi ricordo che non aveva troppa fiducia in se stesso perché era piccolo e mingherlino. Aveva paura di essere scartato dalla Roma. Sono rimasto sorpreso dal suo percorso e dalla carriera che ha fatto - dice Edoardo -. Ho cominciato a credere nella sua ascesa quando vidi dal vivo un derby Primavera nel quale giocò una grande gara (era il derby del 28 novembre 2009 vinto 2-0 dai giallorossi)». E chissà se quando sarà all’altare, Florenzi si ricorderà di quelle sfide al West Coast. Vitinia lo farà di sicuro.
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