rassegna stampa

Ha vinto Coppitelli, avrà gli Allievi. Muzzi via?

Il Mister fresco Campione d'Italia sale di grado.

finconsadmin

Si è risolto in un pochi giorni il rebus delle panchine del settore giovanile della Roma: Federico Coppitelli, che sabato ha vinto lo scudetto Giovanissimi e martedì era un tecnico senza contratto, allenerà gli Allievi Nazionali, sostituendo Roberto Muzzi. Troverà i ragazzi del ’98, che ha allenato un anno fa, perdendo lo scudetto ai rigori, integrati dai migliori elementi del gruppo di quest’anno, che saliranno sotto età, a partire ovviamente da Scamacca e Marcucci. Ma prima di lasciare i ’99 li guiderà per l’ultima volta alla Manchester United Premier Cup, dal 5 al 9 agosto, considerata la naturale conclusione della stagione trionfale di quest’anno. 

MUZZI ADDIO  Se Coppitelli ha raccolto ottimi risultati nel triennio a Trigoria, aveva fatto molto bene anche Roberto Muzzi, che dopo tre anni e mezzo con i più piccoli — lavorando proprio sui ’99 freschi campioni d’Italia — al suo primo anno nelle categorie agonistiche aveva portato gli Allievi Nazionali alle Final Eight. Qualcosa non era andato nelle fasi finali, con la Roma ultima nel minigirone da 4, ma era opinione diffusa che la società gli avrebbe dato una seconda possibilità, contando l’ottimo lavoro fatto sulla crescita individuale dei suoi giocatori, provando a convincere Coppitelli a rimanere un quarto anno coi Giovanissimi, per ridiscutere il tutto tra un anno, quando peraltro scadrà il contratto di Alberto De Rossi. Muzzi, che un anno e mezzo fa era stato promosso in prima squadra come vice Andreazzoli e veniva considerato l’erede designato della panchina della Primavera, si è visto proporre i Giovanissimi Nazionali: un passo indietro, per uno che si aspettava di farne uno in avanti. Ha rifiutato, quasi certamente lascerà la Roma, come un anno fa Sandro Tovalieri. E i Giovanissimi li prenderà Alessandro Rubinacci, quest’anno con gli Allievi Lega Pro, alla Roma da tre anni. Veniva dal Savio: un altro tecnico, come Coppitelli, che si è fatto un nome tra le panchine dei dilettanti, e non tra i campi della Serie A.