La Roma è scesa poco sotto i 92 milioni di euro di monte ingaggi dopo l’ultima sessione di mercato. Mai nell’era James Pallotta era accaduto, ricorda Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport". La società ha centrato il traguardo che si era posto fin dalla scorsa primavera. «Scenderemo a 90 milioni di monte ingaggi», spiegavano i dirigenti. Detto, fatto. Oltre 20 milioni in meno rispetto al dato di settembre 2015 (113), 10 in meno rispetto al punto di partenza prima dell’ultima sessione estiva, complici gli addii di Pjanic, Maicon, De Sanctis, Keita, Torosidis e quelli momentanei di Doumbia e Vainqueur.
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Una Roma al risparmio. Ora 10 milioni per i rinnovi
Per la prima volta nell'era Pallotta, il monte ingaggi del club giallorosso è sceso sotto i 92 milioni di euro. Ora Nainggolan, Florenzi e Manolas attendono l'adeguamento dei rispettivi contratti
Quel numero 92, però, presto potrebbe aumentare. I 10 milioni in meno, oltre al mancato pagamento dei bonus ai calciatori per la qualificazione alla Champions, saranno reinvestiti negli adeguamenti di contratto di Nainggolan, Florenzi e Manolas. Per il belga l’accordo è stato trovato da almeno un mese, va solo ratificato: arriverà a circa 4 milioni. Un ritocco sarà garantito anche a Florenzi, che supererà quota 2. Più cautela su Manolas: la Roma ha garantito al greco che sarebbe arrivato un sostanzioso adeguamento. Ma è anche vero che a Trigoria al momento non sono felici degli atteggiamenti del difensore. Sensazioni? Il ritocco arriverà, con più calma. Ma guai a sottovalutare possibili colpi di scena tra gennaio e l’estate 2017.
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