rassegna stampa

Totti lancia già lo sprint “In corsa per lo scudetto”

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Il quartiere di Testaccio è quasi bloccato e – a guardare bene – in questa Italia in cui domina l’apparenza, curiosi e vip (giocatori a parte) non sembrano poi essere così differenti tra loro.

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(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini)Il quartiere di Testaccio è quasi bloccato e - a guardare bene - in questa Italia in cui domina l’apparenza, curiosi e vip (giocatori a parte) non sembrano poi essere così differenti tra loro. È la festa della Roma, la celebrazione dell’unica vera rivale della Juve nella corsa scudetto, la passerella di una parte di città che assomiglia a quello rappresentato da Paolo Sorrentino nel pluripremiato film: «La Grande Bellezza». Banchieri, politici, costruttori, avvocati, dirigenti, cantanti, attori, amici americani di Pallotta, semplici presenzialisti. Tutti in ghingheri, tutti che si strusciano a capitan Totti o vanno ad omaggiare il presidente, che racconta: «Francesco mi ha detto di venire più spesso perché porto fortuna».

PJANIC, DZEKO E STROOTMAN D’altronde è Pallotta che detta le regole. Al d.s. Sabatini lo ha fatto l’altro giorno, dando il via libera al rinnovo di Pjanic alzando il tetto a 3 milioni all’anno più bonus. Ma lo sforzo non dovrà finire qui, perché dall’Inghilterra arrivano notizie delle lusinghe del Manchester United a Strootman, per cui sarebbe pronta un’offerta da 35 milioni di euro. La Roma però non intende smantellare e proprio la notizia su Pjanic lo dimostra. Il bosniaco intanto incassa la fiducia e racconta «Peccato non esserci a San Siro per la squalifica, ma faremo lo stesso una grande partita. Battendo la Fiorentina abbiamo inviato un bel messaggio alla Juve, anche se seguire il suo ritmo non è facile. Comunque abbiamo qualità e al titolo ci crediamo davvero tanto. Il mio amico Dzeko? Spera di giocare di più. Qui in Italia farebbe bene. Certo, è del Manchester City ma non so fino a quando. Il mio sogno? Vorrei lo scudetto e la Roma agli ottavi del Mondiale».

UNICREDIT & CHEN FENG  Ma in ambienti del genere, c’è sempre il denaro che lavora sottotraccia e così, un’ora prima che la festa vera e propria avesse inizio, Pallotta ha incontrato Paolo Fiorentino, plenipotenziario di UniCredit, per mettere la parola fine ai dissidi scoppiati dopo l’apparizione sulla scena del magnate cinese Chen Feng, interessato a rilevare parte delle quote del club di proprietà della banca. Si è convenuto come Pallotta non si opporrà all’ingresso di nuovi soci, in attesa che il proprietario delle linee aeree Hna (e non solo) formalizzi l’offerta e si decida le modalità d’ingresso del possibile nuovo partner.

LE REGOLE DI GARCIA  Ai fatti di campo, però, pensa capitan Totti, che a diversi degli ospiti assicurava sorridendo: «Per lo scudetto ci siamo anche noi, ci proveremo fino all’ultimo». In cuor suo lo pensa anche Garcia che metabolizza 4 dati: senza Totti la squadra è ancora in corsa, e ora il capitano ritorna; la preparazione fisica (che lasciava dubbi) si sta dimostrando valida; la difesa (la migliore d’Europa) è ormai una garanzia; il calendario mostra che 4 delle prossime 6 gare (esclusi i match con Milan e Juve, i giallorossi affronteranno Catania, Genoa, Livorno e Verona) sono abbordabili. Insomma, la volata dà tutta l’impressione di essere lunga e la Juve - a differenza dell’inseguitrice - avrà il peso dell’Europa. In ogni caso occorrerà benzina, e per questo Garcia - visto che il match con la capolista è stato anticipato al 5 gennaio - ha deciso di concedere alla squadra solo una settimana (circa) di vacanze nel periodo natalizio. D’altronde, per coltivare un sogno anche i ricchi devono piangere un po’.