(La Gazzetta dello Sport) - Deve essere un segno dei tempi, ma da un po' quando si parla di Francesco Totti viene un certo magone.
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Totti fermo ai box, Bojan in risalita
(La Gazzetta dello Sport) – Deve essere un segno dei tempi, ma da un po’ quando si parla di Francesco Totti viene un certo magone.
Come se i giorni del declino si fossero improvvisamente avvicinati. Dice Vincenzo Montella, allenatore del Catania e per anni compagno di squadra del capitano romanista. «Quando Francesco smetterà, non sarà facile per i tifosi giallorossi. Lui è l'emblema di Roma». D'accordo. Siamo sicuri che lo sia ancora della Roma? Dice Walter Sabatini, d.s. romanista intento a smentire trattative per Suarez («È stato protagonista di una vicenda non tanto elegante», diciamo così) e Palacio («Abbiamo altre priorità»): «Siamo molto soddisfatti dei nostri attaccanti — racconta a Radio Manà Manà —. Osvaldo, a dispetto di squalifiche e infortuni, ha una media di 0,5 gol a partita che è straordinaria in Italia. Borini la supera addirittura. Bojan è in netta ripresa, e comunque non ci ha deluso. E Lamela ha sbagliato solo qualche mezza partita, gli si chiedono i gol ma non è un bomber».
Malinconia Benissimo. Solo un dubbio: in questa panoramica sull'attacco romanista dov'è Francesco Totti, 211 gol in Serie A (anche se l'ultimo quasi 80 giorni fa)? Dimenticanza voluta o lapsus freudiano? Forse non è stato citato perché con Luis Enrique si è progressivamente allontanato dalla porta, trasformandosi in regista? Comunque sia, è un po' triste. E lui, pure sfortunato: Totti sarà costretto a saltare la trasferta di Lecce per il polpaccio sinistro ancora dolorante (mentre Pjanic, l'altro acciaccato eccellente, è in ripresa). Peccato, sembrava l'avversaria ideale (le ha segnato dieci reti in carriera) per tornare al gol. Considerata pure la convalescenza di Borini, Luis Enrique non potrà inventarsi nulla in attacco: Lamela sulla trequarti alle spalle di Bojan e Osvaldo. [...]
Prospettive Lecce, dunque. Tappa fondamentale nella rincorsa al terzo posto. Sabatini giura che «con o senza Champions le strategie di mercato non cambieranno, saremmo comunque pronti a investimenti importanti. Certo — ammette —, il terzo posto ci stimolerebbe a fare sforzi maggiori per fare fronte a un impegno di massima rilevanza». L'importanza strategica della Champions per la Roma la spiega Mauro Baldissoni, consigliere d'amministrazione del club, intervistato da Sky Sport. «Abbiamo bisogno di diventare visibili e competitivi a livello internazionale. Gli americani hanno i soldi ma li spendono con giudizio. Stiamo valutando la possibilità di aprire a nuovi investitori stranieri, preferibilmente asiatici». Pecunia non olet, già.
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