(Gazzetta dello Sport - M.Calabresi) - ? la fine di un incubo, ma pi? per Maarten Stekelenburg o per i tifosi della Roma? Bella lotta, davvero.
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Torna Stek: fine di un incubo, ora l’olandese si riprende Roma
(Gazzetta dello Sport – M.Calabresi) – ? la fine di un incubo, ma pi? per Maarten Stekelenburg o per i tifosi della Roma? Bella lotta, davvero.
Per? visto che siamo in periodo di campagna elettorale, la par condicio ? d'obbligo, e dividendo la felicit? in parti uguali di sicuro non ci si sbaglia. Domenica, a Genova succeder? la stessa cosa che accadde due anni fa con le dimissioni di Ranieri: il primo cambiamento del nuovo allenatore sar? quello del portiere. Montella torn? a schierare Doni, Andreazzoli far? lo stesso con Stekelenburg. Con una differenza: Julio Sergio stava per far vincere uno scudetto alla Roma, Goicoechea ha fatto pi? danni che altro.
I peggiori?Tant'?, con buona pace di Zdenek Zeman che, pi? di tutte, dal punto di vista tecnico ha pagato la scelta (errata) del numero uno. Stekelenburg sar? pure un introverso e parler? inglese, ma il portiere deve parare, o no? Non che in un anno e mezzo di Roma abbia fatto cose da fenomeno, ma il solo aver paragonato l'olandese e l'uruguaiano ? roba da pelle d'oca. Il dato sui portieri della Roma resta per? inquietante: nella classifica di rendimento, Goicoechea e Stekelenburg sono i peggiori della Serie A (media voto Gazzetta rispettivamente di 5,71 e 5,72), colpa di papere troppo evidenti per rimanere indifferenti. Due di Goicoechea (Lazio e, soprattutto, Cagliari), una di Stekelenburg. Proprio contro la Sampdoria, il 26 settembre: eccolo, il primo obiettivo dell'olandese, quello di far dimenticare un errore che segu? quello con il Bologna (in collaborazione con Burdisso) e che fece scricchiolare ancor di pi? le gi? fragili certezze del boemo sul portiere titolare. Tanto da far prendere a Zeman la palla al balzo dell'infortunio nell'intervallo di Parma-Roma (31 ottobre), per non fargli pi? vedere la porta in campionato.
Londra e ritorno?E se davvero il viaggio per l'Inghilterra fosse stato di sola andata, in che condizioni si troverebbe la Roma? Stekelenburg era un giocatore del Fulham, e in molti ringraziano il fatto che Sabatini non sia riuscito a trovare in tempo un sostituto. Ha atteso il suo turno in silenzio, Stek, ma solo in Italia: in Olanda, al sito della Sport Promotion, la societ? dell'agente Robert Jansen, ha sparato bordate da centravanti, cosa che ha indispettito i dirigenti e ancor di pi? Zeman, con cui il rapporto era pressoch? inesistente. Se il feeling con Goicoechea non si ? deteriorato, quello con la societ? era ai minimi termini, poi sono arrivati Roma-Cagliari e l'esonero di Zeman, e la vita di Stek ? cambiata da cos? a cos?. Da umiliato a titolare, scherzoso e sorridente, con l'obiettivo di riconquistare pure la Nazionale, visto che van Gaal lo ha lasciato a casa per l'amichevole contro l'Italia. ?Appena torner? titolare nella Roma, torner? a esserlo anche nell'Olanda ? ha detto il c.t. degli Orange ?, perch? ? un giocatore e un uomo che stimo?.
Falsi storici?Ora che tutto ? tornato alla normalit?, all'olandese rinato (Andreazzoli, Baldini e il preparatore Nanni, in questi giorni, stanno lavorando molto sull'aspetto psicologico) il compito di smentire tutti i motivi tecnici delle sue esclusioni: dal gioco con i piedi, che invece ? tra i suoi punti forti, all'accompagnare i movimenti della difesa. Oltretutto, la difesa che ha in mente Andreazzoli non lo esporr? pi? a rischi enormi, come invece accaduto con Luis Enrique e Zeman. Aveva perso il posto nella notte di Halloween, lo ritrova in pieno Carnevale. Ma Stekelenburg, specialmente di questi tempi, ? bene che non faccia scherzi.
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