rassegna stampa

Szczesny e i suoi fratelli. La Roma protegge il derby

Il polacco cerca il secondo successo: «È Spalletti a fare la differenza». La difesa multilingue a caccia della svolta: solo due gare senza reti subite

Redazione

La­scia­re Roma senza aver mai subìto gol al derby. Ma­ga­ri Wo­j­cie­ch Szc­ze­sny farà pure gli scon­giu­ri, ma l’obiet­ti­vo è que­sto. Dopo aver man­te­nu­to la porta in­vio­la­ta all’an­da­ta, il por­tie­re po­lac­co punta a fare la stes­sa cosa do­me­ni­ca. I mes­sag­gi del portiere, ieri a Roma Radio, sono ar­ri­va­ti forti e chia­ri. Il primo: «So che il derby è una par­ti­ta spe­cia­le, ma per noi deve va­le­re tre punti come le altre. Siamo in buona con­di­zio­ne, il mo­ra­le è alto, pen­sia­mo sol­tan­to alla vit­to­ria». Il se­con­do: non sa dire cosa suc­ce­derà in fu­tu­ro con il suo rien­tro all’Ar­se­nal, o forse non vuole, ma ci tiene a ri­ba­di­re come lui a Tri­go­ria si trovi be­nis­si­mo: «Il cal­cio è sem­pre stato al primo posto nella mia vita. Qui sto aven­do la fi­du­cia di com­pa­gni, al­le­na­to­re e ti­fo­si, le cose vanno per il me­glio. Il me­ri­to non è solo mio, ma anche di chi mi cir­con­da. Gioco sem­pre e sono fe­li­ce. Ve­dre­mo cosa ac­ca­drà, cer­ta­men­te spero che il pros­si­mo anno sia Roma che Ar­se­nal pos­sa­no vin­ce­re i ri­spet­ti­vi cam­pio­na­ti».

A suo dire Toni Rüdiger è «il di­fen­so­re più forte degli ul­ti­mi 50 anni».  Scher­za­va? Forse si è un po’ al­lar­ga­to con le date, ma «io ho sem­pre detto che va­le­va tanto e i fatti lo stan­no di­mo­stran­do».

Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", Spal­let­ti una volta a Em­po­li lo ha ri­pre­so per i trop­pi rin­vii sba­glia­ti chie­den­do­gli se gli ser­vis­se­ro gli oc­chia­li: «La si­tua­zio­ne era par­ti­co­la­re. Quan­do è en­tra­to Dzeko, che era in pan­chi­na, il mi­ster mi ha chie­sto di lan­cia­re lungo per lui, uno dei lanci era fuori mi­su­ra e al­lo­ra Spal­let­ti si è fatto sen­ti­re forte e chia­ro. Da quel mo­men­to mi sono im­pau­ri­to, avevo paura di af­fron­tar­lo negli spo­glia­toi. Può sem­bra­re di­ver­ten­te, ma è si­gni­fi­ca­ti­vo, Spal­let­ti non ac­cet­ta er­ro­ri den­tro e fuori dal campo, que­sto ha cam­bia­to la no­stra sta­gio­ne. Que­sto suo es­se­re esi­gen­te con tutti sta fa­cen­do la dif­fe­ren­za».