rassegna stampa

Strootman-Roma è un caso. E la Fifa fa la corte a Totti

Il c.t. olandese Blind a Spalletti: «Kevin si è allenato senza problemi. Il tecnico giallorosso pensi alle sue cose». Il presidente Infantino: «Un onore se Francesco lavorasse con noi»

Redazione

L'Olanda rispedisce al mittente le accuse lanciate da Spalletti subito dopo la gara con l’Austria Vienna. L'oggetto della lettera? Ovviamente Kevin Strootman. Danny Blind, il c.t. dell’Olanda, seccatissimo per le parole del tecnico giallorosso («Strootman in nazionale lo hanno massacrato, facendogli giocare due partite senza mai allenarsi. E questo perché a loro di noi non gliene importa niente»). Tanto che Blind ieri ha detto: «Non capisco a cosa si riferisca Spalletti, abbiamo fatto tutte le cose in modo corretto. Ho parlato spesso con Strootman, non mi ha mai manifestato sofferenza. E si è allenato regolarmente. Spalletti pensi alle sue cose, noi alle nostre». Tesi confermata dallo staff medico olandese, secondo il quale non è vero che Strootman non si è mai allenato. Ma c'è di più: Kevin li avrebbe messi al corrente della lombalgia solo alla fine della seconda gara, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport".

Prima di questo passaggio, tra l’altro, Strootman di fatto non ha mai riposato, con Spalletti che più volte ha sottolineato: «Gli voglio far fare trenta partite di seguito», per cercare di regalargli gli stimoli giusti nel recupero dal terzo infortunio. Evidentemente, però, le strutture fisiche non erano più abituate a sforzi e carichi di lavoro così intensi. Spalletti, intanto, ieri ha parlato alla squadra chiedendole più concentrazione e cattiveria. Ecco perché spera di recuperare Strootman, magari già con il Palermo. Dolore permettendo, ovviamente, altrimenti toccherà ancora a Paredes.

Intanto dalla Svizzera arrivano lusinghe per Totti. Prima dall'UefaBravo gladiator Francesco Totti» per celebrare le sue 100 presenze internazionali), poi dalla Fifa, precisamente dal presidente Gianni Infantino: «Sarebbe un onore avere con noi campioni come Totti, che cercano sempre di ridare qualcosa al calcio». Un dolce invito, a cui Totti magari risponderà più avanti.