Nove giorni di ritiro a Pinzolo: la Roma archivia la prima parte della sua stagione, in attesa di tornare a lavorare mercoledì, per poi partire sabato prossimo alla volta di Boston, negli Usa, dove andrà in scena la seconda parte del pre-campionato, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport".
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Strootman già leader nella Roma
L’impressione che arriva dal ritiro di Pinzolo è che debba ancora tornare lo Strootman giocatore, quello al 100%, ma il Kevin uomo è già lì
Tra le note positive di Pinzolo c’è sicuramente la verve ritrovata di Dzeko. Gol a parte, il bosniaco sembra stare soprattutto bene di testa: più libero, più sicuro, meno timoroso di sbagliare. Bene anche i due esterni, Perotti e Salah, ma bene soprattutto Kevin Strootman, in particolare per l’intensità, la voglia e la personalità che l’olandese ha messo in ogni angolo del suo ritiro: dalla fascia di capitano ai rimproveri a Manolas per l’atteggiamento un po’ così. L’impressione è che debba ancora tornare lo Strootman giocatore, quello al 100%, ma il Kevin uomo è già lì.
Capitolo sorprese. Una è Mario Rui, ad esempio, che ha confermato le qualità che conoscevamo: corsa, dinamismo, cattiveria agonistica e qualità nei cross. Bene anche Emerson Palmieri, che Spalletti ha utilizzato praticamente ovunque: terzino destro e sinistro, mezzala e mediano davanti alla difesa. Da segnalare anche Federico Ricci. Tra le sorprese c’è anche Seck.
A Pinzolo c'è chi ha comunque mostrato alcune difficoltà. Su tutti Iturbe, come sempre alle prese con la sua frenesia e le sua confusione: l’impressione è che il tempo del riscatto sia ancora lontano. Malino anche Torosidis, allo stato attuale il terzino destro titolare. Da rivedere infine anche Gerson: tecnicamente c’è, ha talento, ma deve imparare a giocare con il compagno ed a diminuire i tocchi.
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