rassegna stampa

Strootman: “Fatta giustizia. Milan e Juve sono avvisate: qui per vincere”

Parla il centrocampista olandese: «Squalifica incredibile, giusto toglierla. Ma l’acqua su Cataldi è stato un errore, mi scuso. Il mio rinnovo? Vicino»

Redazione

Prima il gol al derby, poi la squalifica del Giudice sportivo, dopo ancora l'annullamento della Corte Federale: è stata una settimana movimentata per Kevin Strootman. Questa mattina il centrocampista olandese ha rilasciato un'intervista sulle pagine de "La Gazzetta dello Sport", intervista di cui vi riportiamo uno stralcio:

Con l’annullamento della squalifica è stata fatta giustizia?

«Certo. Quando mi era arrivata la notizia sono rimasto sorpreso. Pensi che stavo dormendo e a un certo punto è arrivato il messaggio sulla nostra chat di squadra, con tutti che commentavano: “È incredibile”. Detto questo, non dovevo buttare l’acqua a Cataldi. È stata una cosa non sportiva. Certo, lui faceva delle cose, ma è comunque colpa mia. Però non sarebbe stato giusto squalificarmi per simulazione. Dico solo che ho sbagliato a tirare l’acqua e chiedo scusa».

Conferma che non andrà mai alla Juve?

«Quando me lo chiesero, ero appena rientrato e avrei detto no a tutto, ma di sicuro confermo che sarebbe quasi impossibile. Quando ero piccolo pensavo che mi sarebbe piaciuto giocare in Premier per l’ambiente, gli stadi pieni. Comunque, non puoi sapere cosa succede nel futuro, l’ho scoperto sulla mia pelle. Ma qui mi trovo bene e vorrei vincere qualcosa».

Allora il rinnovo è vicino.

«Stiamo lavorando e io sono ottimista. Nel 2013 Garcia e Sabatini mi hanno convinto a venire perché c’era da ricostruire. L’abbiamo fatto: manca l’ultimo gradino».

È tornato ai livelli di prima dell’infortunio?

«Ancora no. Se rivedo le mie partite so che devo migliorare ancora. D’altronde, da quando avevo 4 anni ho giocato ogni giorno fino a tre anni fa. Poi mi sono fermato. L’anno scorso pensavo di essermi ritrovato, invece ne giocavo una bene e una no. Poi mi dissero: “Devi fare un terzo intervento, altrimenti non è finita. E non è nemmeno sicuro che tornerai quello di prima”. Ecco, in quel momento ho avuto paura, sapevo di rischiare aprendo il ginocchio per la terza volta, ma il professor Mariani ha fatto un gran lavoro. Quasi ogni giorno ho il rimpianto di non essermi fatto operare subito da lui».

E allora ci faccia il podio di campionato e Champions.

«Va bene, ma non in ordine di arrivo se no su twitter si arrabbiano. In A dico Roma, Juve e Napoli; in Europa, Real Madrid, Bayern e Barcellona».

(M. Cecchini/A. Pugliese)

Leggi l'intervista integrale su "La Gazzetta dello Sport" oggi in edicola.