rassegna stampa

Lo stadio sbarca in Regione, ma «con criticità»

Si va da questioni che si ritengono secondarie — particelle catastali, parcheggi, espropri — e altre che, invece, meriteranno un monitoraggio più attento dalla Regione, soprattutto la viabilità sull’Ostiense/via del Mare, capitolo un po’...

Redazione

«Criticità». Il termine non è piacevole, soprattutto perché lo ha usato un interlocutore autorevolissimo, l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo. Ma non deve preoccupare, perché la lettera di accompagnamento con cui il Comune ha spedito in Regione il progetto Tor di Valle, oltre alla segnalazione di alcune «criticità», contiene un giudizio di fondo assolutamente lusinghiero: «Nel suo complesso — scrivono i tecnici comunali — il progetto è più che soddisfacente». E del resto, giusto qualche giorno fa, anche il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio ne restò piacevolmente colpito. In particolare, si racconta che sia stato il contributo dell’australiana Lend Lease, assunta come coordinatrice del progetto, a imprimere il cambio di marcia decisivo. Nelle «criticità» citate da Caudo — in relazione alla dichiarazione di «pubblico interesse» dell’opera —, vanno considerate alcune «carenze» per cui si segnala la necessità di integrazioni, e alcuni «passaggi non formalmente corretti» che vanno modificati o completamente riscritti. Questioni che si ritengono secondarieparticelle catastali, parcheggi, espropri — e altre che, invece, meriteranno un monitoraggio più attento dalla Regione, soprattutto la viabilità sull’Ostiense/via del Mare, capitolo un po’ debole del dossier.

SUBITO UNA DELIBERA - A questo punto, la palla è nella metà campo della Regione, il player che sostanzialmente dovrà dare l’ok definitivo. Entro 180 giorni, prescrive la legge. Il presidente Nicola Zingaretti annuncia il massimo della trasparenza: «Sullo stadio della Roma stanno cominciando ad arrivare i primi documenti. Abbiamo pensato, proprio per sottolineare l’importanza dell’evento, di portare la prossima settimana in Giunta una delibera quadro che darà una linea d’indirizzo per affrontare con grande rigore e assoluta trasparenza l’iter di un’opera così importante». Che per Legambiente, ça va sans dire , «va immediatamente fermato». Difficile, a questo punto.