rassegna stampa

Stadio Roma, presentata in Comune l’integrazione-metro Il 4 l’ok (con avvertenze)

Lavoro consegnato nei tempi previsti e ritenuto dal Comune «soddisfacente», soprattutto nella parte in cui si stima che, in base alle modifiche apportate al progetto, oltre il 50% degli spettatori potrà raggiungere su ferro l’impianto di Tor...

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Prolungamento della metro B (2 km, uno dei quali già coperto dai binari), ponte pedonale (di 800 metri circa) che colleghi lo stadio alla stazione Magliana del treno per Fiumicino, parco sul Tevere (di 34 ettari) videosorvegliato: le richieste del Comune, con relativo aumento dei costi a carico dei privati di 50,4 milioni, sono state accolte da Eurnova e As Roma e inserite nell’aggiornamento da ieri a disposizione dei tecnici del Campidoglio. Lavoro consegnato nei tempi previsti e ritenuto dal Comune «soddisfacente», soprattutto nella parte in cui si stima che, in base alle modifiche apportate al progetto, oltre il 50% degli spettatori potrà raggiungere su ferro l’impianto di Tor di Valle. L’aggiornamento «salva» l’approvazione del progetto, ma non l’elenco delle «avvertenze» a cui il Comune vincolerà la concessione del bollino di pubblica utilità, attesa per il 4 settembre dopo la delibera di Giunta. In sostanza, quelle «avvertenze» ricorderanno a Pallotta e Parnasi le opere pubbliche da sostenere, i vincoli ambientali e architettonici da rispettare e, soprattutto, chiederanno, ancora una volta, che la realizzazione delle infrastrutture viaggi di pari passo con lo stadio, senza alcun ritardo. 

I tempi Qualche giorno dopo la delibera di Giunta, il Comune dovrebbe completare il proprio iter con un passaggio assembleare che non preoccupa il sindaco, nonostante le polemiche di questi giorni (quasi tutte intestine al Pd). Incassato l’ok del Consiglio, il rappresentante del Comune nella Conferenza di servizi sarà autorizzato a chiedere la variante urbanistica necessaria alla realizzazione dell’opera. Se la macchina viaggerà senza intoppi, lo stadio otterrà tutte le autorizzazioni previste entro i primi sei mesi del 2015.