«Mi sarebbe piaciuto giocare questo derby ad armi pari. Avrei preferito che anche la Lazio avesse degli obiettivi a cui pensare. E invece per loro, in questo momento, siamo l’unica ragione di esistere. Noi abbiamo anche altre attenzioni» dice Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia del derby.
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Spalletti: «Totti? Non alleno mica le emozioni. Chi vuole vada via»
"Francesco le giocate le ha fatte e le farà sempre ma quando il pallone ce l’hanno gli altri, come si fa?"
Il pre-derby, di fatto, è tutto qui. Amen, messa finita. Il resto è uno show pensato, come evidenzia Davide Stoppini su La Gazzetta dello Sport, con una voglia di vincere che un filo deborda nello stravincere.
Su Francesco Totti, ecco Spalletti: «Sky ha fatto un sondaggio se farlo giocare o no titolare nel derby? Anch’io voterei sì. Si può pure chiedere se le telecronache dell’Europeo deve farle Pizzul o Caressa. Poi un allenatore deve scindere l’emozione da altre cose. Francesco le giocate le farà sempre, se è per questo possiamo rinnovargli il contratto anche per 5-6 anni. Ma contano i numeri, pure quelli della partitella con la Primavera di una settimana fa mi confortano. Quando il pallone ce l’hanno gli altri, come si fa? Qui ci sono degli interessi nel parlare tanto di Totti». Messaggio forte e chiaro. Messaggio di confine, si diceva, come quando il tecnico ha citato la doppietta di Totti nel derby del gennaio 2015: «E perché non pensare che quella Roma era andata sotto di due gol perché non aveva l’apporto di un calciatore per un determinato lavoro?».
Poi sul caso-tifosi annuncia: «Chiederò di parlare con il Prefetto Gabrielli per conoscere meglio la situazione. Vorrei si parlasse di un progetto di stadio pieno. Giugno è distante, bisogna farlo prima».
Finale sul mercato. E qui l’allenatore ha rimproverato i calciatori, leggi Pjanic e Nainggolan, che negli ultimi giorni hanno ventilato l’ipotesi di un addio. Da Trigoria raccontano pure di una tirata d’orecchie privata. «Non ci sono problemi: chi vuole andare, vada pure, ce lo dica e sarà accontentato, a costi di mercato. Non leghiamo nessuno, anzi, sceglieremo noi qualcuno da mandare via. Qui vogliamo gente che lotta perché la Roma stia stabilmente in Champions». E ancora, su Nainggolan: «Dice che Juve e Napoli non sono più forti della Roma? Allora è il primo ad ammettere che ha fatto poco, vuol dire che ha lasciato qualcosa sul piano dell’attenzione. Deve pedalare di più».
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