Piccola e fragile, incapace di ammazzare la partita, confusa e infelice. Questa è la Roma oggi, ancora sconquassata dopo la sconcertante uscita dall’Europa più nobile. Il presidente James Pallotta la prende male: «Abbiamo buttato via due punti», dice senza mezzi termini.
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Spalletti: «Se andiamo in difficoltà ci viene il piedino De Rossi: sono le regole»
«Non può essere contento per la fascia persa, ma Daniele conosce il nostro regolamento». Pallotta: «Buttati 2 punti»
Il tecnico Luciano Spalletti invece la prende ancora peggio, il suo umore è nero e non potrebbe essere altrimenti: «In alcuni momenti siamo stati ancora fragili, in altri più forti. Sicuramente non abbiamo ancora raggiunto l’equilibrio, la tranquillità. Può sembrare scarsa personalità. Il Porto non deve essere una scusa: se non reagiamo abbiamo già finito di giocare. Peccato perché abbiamo avuto tante occasioni, ma se sbagli le cose più semplici, quando arriveranno quelle difficili, sarà ancora più dura. Soprattutto considerato l’alto livello dei giocatori che ho a disposizione. Dobbiamo registrarci e allinearci al nostro modo di stare in campo e ai nostri obiettivi. Ma alla fine è l’allenatore quello che ha più colpe di tutti. Mi piace poco l’abbatterci quando perdiamo palla».
Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", da oggi la Roma deve interrogarsi, deve lavorare su se stessa: «Dobbiamo trovare equilibrio mentale, bastano poche difficoltà e vengono tutti piedini corti, 36 o 37». Lo shock della scoppola col Porto non è stato superato e forse Spalletti ieri ha aggiunto del suo degradando in un momento così delicato Daniele De Rossi. L’abbraccio di squadra totale davanti alla panchina dopo ogni gol è sembrato un sintomo di unità tra i giocatori romanisti. Spalletti stesso pensa che questa unità ci sia eccome: «La fascia a Florenzi? Abbiamo un’etica tra di noi e siamo uniti e lo stesso De Rossi è d’accordo su questo regolamento. Non so se vale solo per questa partita, dipenderà dalle sanzioni che verranno fuori. Daniele è il più dispiaciuto di tutti ma capisce questo regolamento».
(F. Velluzzi)
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