rassegna stampa

Sos Roma: vai Pjanic, abbiamo bisogno di te

(Gazzetta dello Sport – A.Catapano) Rigorosamente, Miralem Pjanic. Riaverlo, è come ritrovare un amore perduto, un compagno fedele, una garanzia di sopravvivenza.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - A.Catapano) Rigorosamente, Miralem Pjanic. Riaverlo, è come ritrovare un amore perduto, un compagno fedele, una garanzia di sopravvivenza.

Come ricevere una carezza sul cuore, provare sollievo, qualcosa che si avvicini alla felicità. Ieri l'altro: allenamento completo e gol a Stekelenburg su pallonetto. (...)Ieri: altro lavoro a pieno regime, nuovi schemi offensivi, e rientro anticipato negli spogliatoi, ma solo per precauzione. Già, questo ragazzo va preservato come l'esemplare di una specie in via d'estinzione. Soprattutto in questo momento di vacche magre, sguardi accigliati, pensieri pesanti, speranze da rialimentare, pena un mese e mezzo di languori e apatie.

 

Chi dà la luce? Dove sarà la Roma il 13 maggio? E come giocherà oggi Miralem Pjanic? È recuperato, si è allenato, i dolori muscolari che lo hanno tormentato nell'ultimo periodo si sono ridotti ad un fastidio che c'è, ma è sopportabile. Ma il bosniaco avrà la brillantezza dei giorni migliori che in tante occasioni è stata linfa vitale per il centrocampo romanista? Se il livello della sua prestazione sarà in linea con quello mostrato nella mezz'ora abbondante giocata a Milano, si può sperare in una manovra accettabile e, forse, in una prestazione da ricordare. Se, invece, Pjanic non riuscirà ad accendere il suo talento, tutta la squadra faticherà terribilmente. Del resto, chi altri può dare la luce alla Roma in questo momento? Con De Rossi ricacciato in difesa, Gago confinato in mediana e Totti mai così spento, le chiavi del gioco le avrà Pjanic e dai suoi piedi, solo dai suoi, partiranno le trame che dovranno irretire il Novara di Tesser.

NECESSARIO Dice laconicamente Luis Enrique: «Pjanic e Totti avevano dei problemi. Li hanno risolti, si sono allenati. Spero di averli a disposizione». Soprattutto il bosniaco, è una presenza necessaria. Lo dicono i numeri: 24 presenze e tre reti in campionato, 2055' in campo, score inferiore soltanto a De Rossi, Stekelenburg e Heinze. Re degli assist, l'ex talento del Lione: 46 tentati, 7 vincenti. Molte volte al tiro, anche: 50 tentativi, pochi a bersaglio, ma almeno il bosniaco ci prova. All'andata, sul sintetico di Novara, una partita grigia accesa dagli assist per i gol di Bojan e Osvaldo. I grandi giocatori sono così, sanno accendersi con un clic e illuminare la scena fino al termine della recita.

CORTEGGIATO Pjanic, senza ombra di dubbio, è il miglior acquisto della Roma italoamericana: per il rapporto qualità/prezzo, per le capacità che ha già mostrato in questa prima annata italiana, per il grande avvenire che promette davanti a sè. Domani compirà 22 anni, significa almeno altri dieci anni di grande calcio, chissà se tutti nella Roma o, se il Progetto faticherà a decollare, in un club più grande e più degno di lui. In buona sostanza, questo è l'unico pensiero che deve preoccupare i romanisti: il pericolo che qualcuno lo porti via, offrendogli la luna e palcoscenici più prestigiosi. Anche per questo, sarebbe assai utile, oltre che bello, ritagliarsi un posticino nelle prossime competizioni internazionali. Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'Europa scomparsa?