rassegna stampa

Salah in Africa? Spalletti ha un altro Faraone

El Shaarawy torna al gol e guarda in alto: «Mi è mancata continuità, ma ora voglio la Nazionale e avvicinarmi alla Juventus»

Redazione

La serata era cominciata male per El Shaarawy: le urla di Spalletti che gli diceva cosa fare si sentivano fino in tribuna, il Chievo in vantaggio, qualche pallone perso di troppo, come evidenzia Chiara Zucchelli su La GAzzetta dello Sport.

Poi è finita con l’allenatore a festeggiare sotto la curva Sud e il Faraone in mezzo al campo abbracciato dai compagni. La punizione del pareggio è stata bella ma soprattutto utile, perché arrivata prima dell’intervallo, quando lo spettro del secondo k.o. di fila dopo quello di Torino cominciava ad aleggiare.

Terza rete in campionato per Stephan (la quinta totale, Europa League compresa): «Abbiamo dato risposte sotto tutti i punti di vista, dalla cattiveria all’attenzione».

Sorride El Shaarawy, e sorride pure Spalletti, che tra le urla verso Stephan e quelle per Bruno Peres per più di un’ora è stato una furia: «Vittoria voluta e meritata. Il bilancio del 2016 dice che a livello di punti siamo alla pari con le big d’Europa e poco sotto anche alla Juventus, che è la più forte. Ma vorremmo avvicinarci e vedere il loro mondo. Il mio contratto non è un problema, il problema è che la Roma faccia bene e vinca partite così».