rassegna stampa

Rudi Garcia: «È l’amore il vero motore della vita»

Il tecnico francese non sfiora minimamente il tema Roma, Castan intanto spera di tornare in questa stagione anche se sarà difficilissimo

Redazione

Si intitola «Sono apparso alla mia donna», il libro scritto dal giornalista Giancarlo Dotto e presentato al Circolo Canottieri Aniene. Rudi Garcia appare con la sua: niente mano nella mano, ma Francesca Brienza c’è. Ed è la prima volta che i due si fanno vedere insieme fuori dal Colosseo, in un’occasione pubblica, anche se non siedono accanto durante la serata e fanno di tutto per passare inosservati. Si prende tanti applausi, Garcia, che non tocca neanche di striscio l’argomento Roma (l’unica digressione calcistica è un colloquio con il d.g. Mauro Baldissoni sulla terrazza del circolo) ma racconta di come «se non avessi fatto l’allenatore, avrei fatto il giornalista sportivo. Bel mestiere…». Non parla di calcio, Garcia, parla d’amore: «Vale tanto, come la voglia di vincere. L’amore è il motore della vita, come quello per i cari, per i bambini, per una donna. Ma non sono originale, è lo stesso per ognuno di noi».

ASPETTANDO LA VISITA - Compreso Leandro Castan, che sorride e ha tutti i motivi per farlo anche se non vede il campo da quasi otto mesi ma ha problemi ben più importanti da risolvere. Anzi, quasi risolti: attende con una discreta dose di ansia la visita che dovrà restituirgli l’idoneità sportiva dopo la rimozione del cavernoma, con la data che non è però ancora stata fissata. I tanti ospiti della presentazione lo fermano, gli chiedono una foto ma soprattutto notizie sul suo recupero. Castan spera di tornare in questa stagione anche se sarà difficilissimo e spera di farlo senza il casco protettivo, nonostante i medici gli consiglino il contrario. Poi arriva Garcia, che gli stringe affettuosamente il collo, proprio vicino la cicatrice: «Leo, torni in difesa? Dai, vieni, ti aspettiamo». Castan, che in questo lungo periodo di inattività ha legato molto con il giornalista autore del libro (da qui la sua presenza al lancio), lo sa, ma aspetta un regalo dai compagni: la possibilità di giocare la Champions League, vinta in Sudamerica (Libertadores) con il Corinthians ma soltanto sfiorata in Europa.