rassegna stampa

La Roma sorride. Totti prepara l’ennesima magia

Il capitano torna a disposizione di Rudi Garcia a distanza di quasi un mese dalla sua ultima gara. Il suo estro può essere di certo un’arma in più per l'allenatore

Redazione

Non è né il Parma né la Sampdoria, le sue vittime predilette. Ma resta comunque una squadra che gli sta a cuore, non fosse altro per quel capolavoro del 6 gennaio 2002: finta e palla «pastellata» in corsa su Bucci, altra finta su Delli Carri e gol decisivo per il titolo di campione d’inverno. Francesco Totti quel gol al Torino l’ha messo nella sua collezione privata, quella del box dove conserva le perle tra i 240 gol già segnati in Serie A. «Ha avuto il coraggio di fare una giocata straordinaria, da fuoriclasse assoluto, un gol alla Mazzola — disse quel giorno Fabio Capello, all’epoca allenatore giallorosso — Solo i grandi campioni osano così tanto, di questo gol se ne parlerà a lungo».

DIFESA CHAMPIONS - Vero, tanto che se ne parla ancora oggi («Un gol che è nei piedi e nella testa di pochissimi giocatori al mondo», commentò lo stesso Bucci tempo fa), oltre 13 anni dopo. Come oggi Francesco Totti riprendere la sua corsa in campionato, tornando ufficialmente a disposizione di Rudi Garcia a distanza di quasi un mese dalla sua ultima gara, quel Roma-Sampdoria 0-2 che ha sancito ufficialmente la crisi giallorossa. Poi sono arrivati i forfeit contro la Fiorentina (in Europa League), il Cesena e il Napoli. Adesso la rincorsa di Totti riparte proprio da qui, dal Torino, con 9 partite davanti a sé per aiutare la Roma a riconquistare la Champions League e difenderla dall’assalto della Lazio, sorpasso che — dovesse succedere — avrebbe tutta una serie di conseguenze nefaste sull’ambiente giallorosso. Ma anche nove partite per provare ad accorciare le distanze da Silvio Piola, anche se quel traguardo, ogni mese che passa, è sempre più lontano.

SCELTE E SOLUZIONI - Garcia ci sta pensando su, oggi deciderà se rimetterlo dentro o meno già da domani pomeriggio, al Comunale di Torino. Il passato, del resto, insegna che quando ha avuto a disposizione il suo capitano, il tecnico francese difficilmente ci ha rinunciato. Un po’ per la sua qualità, un po’ per le giocate, un po’ per la fantasia infinita che riesce a garantire anche a quasi 39 anni. Ed in una Roma che fa una fatica enorme a costruire gioco ed a segnare (appena 4 gol nelle ultime 7 partite), avere l’estero di Totti può essere di certo un’arma in più a disposizione di Garcia. Tra l’altro, giocando il Torino con una difesa a tre l’utilizzo di Francesco sarebbe importante per cercare di «smagliare» la difesa granata. Totti, infatti, gioca spesso a «risucchio», abbassando il suo baricentro, spesso quasi a ridosso dei centrocampisti. E così facendo può costringere ad uscire uno dei centrali o almeno ad allungare la difesa, aprendo così anche spazi interessanti per gli inserimenti dei centrocampisti stessi, Nainggolan su tutti. Ecco perché Garcia non ci vuole rinunciare, anche se viene da quasi un mese di inattività. Padelli, nel caso, è avvisato. Il Torino gli ricorda soprattutto quella rete pazzesca, da collezione dei gol...