Nel momento attuale della Roma c’è un presidente che non ha posto il veto di fronte a una svolta in panchina, come altre volte era accaduto, e così è partito il valzer dei nomi. Ma, come scrive oggi Davide Stoppini su La Gazzetta dello Sport, il filo sottile che lega ancora Garcia alla panchina rischia di ingrossarsi e rafforzarsi.
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Roma senza traghettatore. E il tempo gioca per Garcia
La società temporeggia, perché l’idea di cambiare strada a fine stagione inseguendo il sogno Antonio Conte, o magari pure quello spagnoleggiante di Unai Emery, è più forte persino della tentazione di decidere di pancia
Sulla lista dei nomi c’è Luciano Spalletti che a Roma tornerebbe a piedi. C’è Marcelo Bielsa, un amore conclamato di Walter Sabatini ma forse troppo Loco per questa squadra. Ma c’è anche una società che temporeggia, perché l’idea di cambiare strada a fine stagione inseguendo il sogno Antonio Conte, o magari pure quello spagnoleggiante di Unai Emery, è più forte persino della tentazione di decidere di pancia, dunque esonerare Garcia subito dopo lo Spezia e ancora prima di Roma- Genoa.
Roma in stand-by, dunque. Pure perché — ecco l’altro aspetto chiave — a Trigoria finora non hanno trovato un nome spendibile disposto ad accettare solo sei mesi di contratto.
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