rassegna stampa

Roma, il Questore risponde a Marino: “Abbiamo evitato una strage”

Il giorno dopo gli scontri fra forze dell'ordine e gli ultrà del Feyenoord arriva la dura risposta di Nicolò D'Angelo alle accuse piovute sul suo operato: "Non accetto di essere tacciato di pressapochismo. Se qualcuno mi ritiene inadeguato, io...

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Una difesa a tutto campo, dura, ai limiti del fallo di reazione. Il Questore di Roma Nicolò D'Angelo risponde per le rime al sindaco Ignazio Marino, che aveva tuonato contro le autorità cittadine dopo lo scempio di piazza di Spagna, definendo "inadeguata e improvvisata la gestione dell'ordine pubblico". "Capisco il sindaco di Roma che ha visto una piazza vituperata , ma non condivido l'accusa di pressappochismo. E non si parli di interventi sbagliati delle forze dell'ordine. Abbiamo evitato una strage degli innocenti, meglio la sporcizia o i segni sui muri che scontri o puncicate. Io morti non ne faccio - urla il Questore -: se poi qualcuno mi ritiene adeguato, io sono qui".

Parole forti. "Abbiamo evitato saccheggi e devastazioni vere". Ancora: "Se fossimo intervenuti a piazza di Spagna avremmo potuto provocare una strage di bambini e turisti". Il Questore parte da lontano "per spiegare - dice - come si gestisce l'ordine pubblico". Abbiamo pianificato un'ordinanza di servizio per stadio, dintorni e piazza del centro con 1800 uomini. Il dato conferma che non abbiamo sottovalutato la criticità nè in malafede abbiamo nascosto la nostra preoccupazione. In 600 sono stati impiegati in centro, a difesa dei palazzi istituzionali e dei monumenti: certo non potevano vietare il transito dei tifosi. Una delle criticità riguardava l'abitudine dei tifosi del Feyenoord a marciare in corteo verso lo stadio. Dalle informazioni in nostro possesso, sapevamo che i romanisti erano pronti all'agguato. E infatti ne abbiamo bloccati 600 a piazza Mancini pronti a intercettare il corteo degli olandesi e, dopo la partita, una quarantina a Colle Oppio pronti a vendicarsi. Perciò, dovevamo evitare qualsiasi contatto. Per questo abbiamo impedito il corteo". Il Questore D'Angelo torna anche sui fatti della sera prima, a Campo de' Fiori: "La Questura ha predisposto un piano di controllo con 450 uomini. Abbiamo chiesto un'ordinanza al Prefetto per vietare la vendita di alcoolici, escludendo come prevede la norma supermercati, alberghi e b&b. A Campo de' Fiori siamo intervenuti subito, arrestando 23 tifosi e portandone in Questura un'altra ventina". Poi, il mattino dopo, piazza di Spagna. "Il giorno dopo sapevamo che molti tifosi sarebbero sciamati in centro. Perché non abbiamo chiuso piazza di Spagna? Ma avremmo dovuto chiudere tutto il centro. Sono arrivati alla spicciolata, la piazza è stata presidiata con dal mattino. Abbiamo fatto una scelta militare: non potendo fermare uno ad uno i tifosi, abbiamo cinturato la piazza, con l'obiettivo poi di convogliarli a piazzale delle Canestre. Abbiamo assistito ad un degrado. Perché non siamo intervenuti per la Barcaccia? Non abbiamo voluto accendere una miccia che sarebbe stata spaventosa, perché a quell'ora oltretutto c'era l'uscita di asili e scuole. E nella piazza c'erano anche famiglie di olandesi. Tanto che in molti sono andati subito a piazzale delle Canestre. Sono rimasti circa 1200 tifosi, quelli che volevano comunque organizzare il corteo. Questo lo abbiamo impedito. Ma non siamo potuti intervenire perché altrimenti avremmo decretato la debacle della piazza. Ed io, ripeto, morti non ne faccio".

"E alla fine il conto più salato lo pagano sempre le forze dell'ordine - aggiunge D'Angelo -. Contiamo 31 poliziotti e 9 carabinieri feriti. Abbiamo sequestrato coltelli e taglierini agli olandesi, armi e bastoni ai romanisti. Siamo noi che abbiamo impedito una strage. Chi ci ha accusati credo che debba riflettere su quello che è realmente accaduto. E voglio rivolgere un saluto all'amico Pecoraro". Il Prefetto, pure lui finito nel mirino di Marino.