rassegna stampa

Roma alla prova del nove. Totti e le altre vie del gol

L’ultima sua partita fu il 16 marzo, Roma-Sampdoria, più di un mese fa. Per superare l’Atalanta e tornare alla vittoria Garcia ripartirà proprio dal capitano

Redazione

Tutto è legato a Gervinho e dalla voglia che avrà Rudi Garcia di rischiarlo. E molto dipenderà dalla seduta di oggi, dove l’ivoriano potrebbe tornare a disposizione del tecnico francese. Nel caso, Garcia avrà per la prima volta tutta la sua batteria di attaccanti: 9 giocatori, tre ipotetici tridenti, una serie di soluzioni infinite. Partendo però da un assunto, il ritorno di Francesco Totti al centro dell’attacco della Roma. L’ultima sua partita fu il 16 marzo, Roma-Sampdoria, più di un mese fa. Per superare l’Atalanta e tornare alla vittoria Garcia ripartirà proprio dal capitano.

Le scelte di Rudi Accanto a Totti, però, il francese avrà una gamma infinita di soluzioni, potendo scegliere tra tutti gli altri 8 attaccanti. Così Garcia dovrà decidere prima di tutto se giocare con il tridente o con i tre trequartisti dietro la punta unica (Totti, appunto). Allo stato attuale, più facile quest’ultima soluzione rispetto alla prima, con Ljajic a giostrare dietro il capitano giallorosso e Florenzi e Iturbe come esterni, pronti a salire per andare a comporre il tridente in fase offensiva. A conti fatti, una squadra anche un pochino sbilanciata, ma considerando la situazione attuale del centrocampo giallorosso e l’abbondanza di Garcia in attacco, anche la più logica.

LA SFIDA DI MANUEL Tra i tanti, molti occhi saranno però puntati su Manuel Iturbe, uno dei più positivi dell’ultimo periodo giallorosso. Al contrario di quanto fatto col Napoli ed a Torino (dove aveva giocato da centravanti), stavolta l’argentino dovrebbe tornare a fare l’esterno. Per lui queste 8 partite contano come l’oro, ci sarà da convincere la Roma a contare su di lui anche per il futuro, senza cedere alle lusinghe della Premier. «Ma io mi vedo ancora qui a Roma, non penso ad altri club — dice l’argentino —. È il mio primo anno, a Verona avevo più spazi per partire, contro di noi invece giocano sempre tutti chiusi. La Roma ha investito tanto in me, spero di ripagarla in campo». Anche perché di mezzo c’è la sfida a distanza con la Lazio e quel secondo posto da cercare di portare a casa a tutti i costi. Non solo per l’orgoglio cittadino, ma anche per la salute delle casse giallorosse. «Al terzo posto si sta male, eravamo abituati a duellare con la Juventus. Ma i conti si fanno alla fine, sono sicuro che scavalcheremo la Lazio. Dybala? Sarebbe bello se arrivasse davvero, abbiamo grande bisogno di un giocatore come lui».

OTTO GARE PER TUTTI Nel caso, l’affollamento davanti diventerebbe ancora più forte. Ecco perché queste otto gare contano per lui ma anche per Ibarbo, che deve convincere la Roma a riscattarlo, spendendo 12,5 milioni di euro (oltre ai 2,5 per il prestito). O per Doumbia, che deve convincere un po’ tutti di non essere un «bidone». E poi per i giovani, Sanabria e Verde. Chissà che non ci sia un futuro diverso anche per loro.