Da giocatore con lo stipendio più basso di tutti a capitano della Roma dopo l'uscita dal campo di De Rossi: poco meno di un anno e Alessandro Florenzi, come evidenzia Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, è ormai un punto fermo della squadra.
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Roma prima? Bella forza se in campo hai Florenzi in più
Del suo ruolo lui ha detto che non ne vuole più parlare, consapevole che, finché sarà Garcia l’allenatore della Roma, dovrà adattarsi ad essere «un giocatore universale di fascia», come ama ripetere il tecnico
In che ruolo? Lui ha detto che non ne vuole più parlare, consapevole che, finché sarà Garcia l’allenatore della Roma, dovrà adattarsi ad essere «un giocatore universale di fascia», come ama ripetere il tecnico.
A Firenze ha iniziato esterno basso e ha chiuso avanzato per dare una mano davanti a Dzeko e dietro a Torosidis, in campionato su 8 partite ne ha giocate 6 da terzino, con licenza di attaccare, difendere ma anche di aiutare il centrocampo. Ha segnato 2 gol e fatto 2 assist (oltre a quello in coppa col Barça), la fascia destra è ormai la sua zona di competenza e non ha problemi ad interagire con Salah, Gervinho o Iago quando si scambiano le posizioni.
Dietro questo successo anche un'attenzione per l'alimentazione da parte del ragazzo. In Serie A ha disputato 5 gare su 8’ per 90’, in una è entrato l’ultima mezzora e quando è stato sostituito ha saltato soltanto 7’ col Palermo e 11’ con l’Empoli. Garcia ne fa raramente a meno, la tentazione di farlo riposare contro l’Udinese per averlo più fresco nelle 3 partite di fuoco con Inter, Bayer e Lazio c’è, ma prima di lasciarlo in panchina il tecnico ci penserà mille volte.
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